Pellegrinaggio a casa del carabiniere ucciso, il sindaco di Somma Vesuviana: «Killer marciscano in galera»

Pellegrinaggio a casa del carabiniere ucciso, il sindaco di Somma Vesuviana: «Killer marciscano in galera»
Sabato 27 Luglio 2019, 13:46
2 Minuti di Lettura
È un pellegrinaggio silenzioso quello che continua anche oggi verso la villetta su due piani di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate a Roma nel corso di un controllo, che si erge nella zona Masseria del comune di Somma Vesuviana di cui era originario il militare. Nonostante in casa non ci sia nessuno - i parenti di Cerciello appresa la notizia sono subito accorsi a Roma - la comunità del comune alle falde del Vesuvio non fa mancare il proprio affetto al concittadino con fiori e messaggi di cordoglio lasciati dinanzi all'edificio circondato dall'orto e dagli alberi di noci, tra le passioni, assieme al volontariato, cui Cerciello dedicava parte del suo tempo libero. Stamattina all'esterno della villetta sono stati affissi due striscioni. Spray nero su drappo bianco, uno reca la scritta «Ciao Mario». L'altro dice: «Non sarà la tua assenza ma il vuoto che hai lasciato nei nostri cuorì. Da un'auto scende una signora. Si avvicina al cancello e vi attacca un rosario. Un po' più in là spicca tra i fiori un grande girasole e più distante un cero. Nel via vai disordinato che si sussegue chiunque arriva lascia qualcosa o si ferma per un momento di raccoglimento». 
 

«Spero marciscano in galera per sempre e chiedo alle autorità giudiziarie di essere quanto più intransigenti possibile con questi individui che hanno ucciso un giovane d'oro», è il commento del sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, commentando l'arresto dei due giovani americani accusati dell'omicidio. «Un plauso all'Arma dei carabinieri - ha aggiunto Di Sarno, amico personale della vittima - per essere riusciti a bloccare in tempi brevi l'assassino ed il suo complice. Abbiamo atteso la notizia tutto il giorno ieri, e la confessione di uno dei due dimostra, nel caso ci fosse stato qualche dubbio, che i criminali non hanno colore o nazionalità, sono criminali e basta. Ma ora il mio appello va a chi li giudicherà: siano quanto più intransigenti possibile. Questi assassini meritano il carcere a vita senza alcuna attenuante».

Di Sarno si recherà a Roma per fare visita alla famiglia dell'amico prima dell'apertura della camera ardente nella cappella di piazza Monte Pietà della capitale. Lunedì il feretro del militare sarà invece trasferito a Somma Vesuviana per i funerali, alle 12, nella chiesa Santa Croce di Santa Maria del Pozzo. Per l'intera giornata di lunedì, Di Sarno ha proclamato il lutto cittadino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA