Emergenza carceri, Carlo Nordio nell'inferno di Poggioreale: oggi la visita lampo

Emergenza carceri, Carlo Nordio nell'inferno di Poggioreale: oggi la visita lampo
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 3 Novembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 20:15
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Lo aveva annunciato all'atto del suo insediamento a via Arenula: tra le priorità del ministro della Giustizia devono esserci le risposte alla questione penitenziaria italiana: Il carcere non può essere crudele e inumano, perché si andrebbe contro la Costituzione e i principi cristiani». Carlo Nordio ha mantenuto la promessa, e oggi - in quella che rappresenta la sua prima uscita ufficiale in veste di Guardasigilli - visiterà la casa circondariale di Poggioreale.

In realtà quella di oggi sarà una giornata intensa per Nordio, che entrerà prima, in mattinata, nell'istituto penitenziario romano di Regina Coeli e nel pomeriggio varcherà la soglia della casa circondariale Giuseppe Salvia.

Nei due istituti, il Guardasigilli - informa una nota del ministero - incontrerà una rappresentanza del personale amministrativo e di Polizia Penitenziaria e, successivamente, farà visita ai reparti detentivi.

Più nel dettaglio, ecco il programma: alle 9,45 inizia la visita a Regina Coeli, dove il ministro sarà accompagnato dal Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi, del direttore generale del personale e delle risorse Massimo Parisi, del provveditore regionale reggente Pierpaolo D'Andria, del direttore dell'istituto Claudia Clementi e del comandante del reparto di Polizia Penitenziaria Maria Lancieri. Nel pomeriggio, alle 15,30, è previsto l'arrivo all'istituto di Poggioreale: ad accompagnarlo, oltre al capo del Dap, ci saranno il provveditore regionale per la Campania Lucia Castellano, il direttore dell'istituto Carlo Berdini e il comandante Gaetano Diglio.

«Si tratta delle prime visite del neo ministro della Giustizia, come aveva anticipato nei giorni scorsi intervenendo alla cerimonia di presentazione del Calendario 2023 del Corpo di Polizia Penitenziaria: «Il carcere è una delle mie priorità, ho deciso che la mia prima visita esterna - aveva detto il 27 ottobre scorso - sarà in alcune carceri in particolare difficoltà».

Prova del nove per il Guardasigilli, che toccherà con mano l'inferno Poggioreale. Inutile snocciolare i dati già noti da anni sul sovraffollamento, sul numero dei detenuti che si suicidano o compiono atti di autolesionismo, le aggressioni ai danni degli agenti della Penitenziaria. Tutti argomenti che rientrano nel lungo cahier de doleance che da anni i garanti per i diritti dei detenuti, le associazioni (a cominciare da Antigone) e gli organismi di rappresentanza sindacale presentano, di volta in volta, a chi assume l'incarico di ministro della Giustizia. Da anni a sollevare queste emergenze è Emilio Fattorello, ex segretario regionale del Sappe e oggi componente del consiglio nazionale dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria) con competenza per il distretto della Campania.

Solo qualche mese fa, ad agosto, Fattorello aveva scritto al prefetto, al procuratore della Repubblica di Napoli e ai vertici delle istituzioni penitenziarie locali per denunciare le carenze strutturali, ambientali, idrico-sanitarie, microclimatiche compresi locali sanitari (ambulatori), lo stesso centro clinico di Poggioreale che risulta essere in condizioni precarie per quanto riguarda i requisiti previsti dalla stessa Asla con precise prescrizioni tecnico-sanitarie che non risultano essere rispettate.

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Nordio nelle due ore che trascorrerà a Poggioreale (dalle 15,30 alle 17,30) avrà anche modo di incontrare i vertici amministrativi della casa circondariale più affollata d'Italia, e le rappresentanze della Polizia Penitenziaria. Poggioreale resta il simbolo nazionale delle criticità del sistema penitenziario: condizioni da terzo mondo per la maggioranza dei reclusi, con assenza di docce nelle celle di alcuni reparti, mancanza di sale destinate alla socialità nella maggior parte delle sezioni, presenza di ballatoi che riducono sensibilmente gli spazi a disposizione della popolazione detenuta. 

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