«Esposito, Rossi, D'Auria». L'addetto appoggiato alla ringhiera della rampa di accesso della palestra urla i cognomi dei convocati. Chi risponde entra. Ma spesso si tratta di un over 70 che rifiuta Astrazeneca, senza aver parlato con i medici all'interno, e così incomincia una lunga contrattazione, si perde il turno, l'attesa si protrae.
ATTESA DI QUATTRO ORE
Carenza di dosi e lunghe attese al centro vaccinale del rione Moscarella a Castellammare, un disagio che dura da giorni e ha costretto polizia e carabinieri a intervenire per calmare gli animi. Inaugurato il 29 marzo scorso, lo spoke vaccinale che si trova all'interno dell'istituto comprensivo «Karol Wojtyla» è il principale centro; l'altro all'interno del San Leonardo viene riservato a soggetti allergici. Da inizio settimana con l'arrivo della pioggia e la carenza di fiale, i pomeriggi sono diventati una lunga scalata verso il vaccino. Nei giorni scorsi, anziani prenotati per le 18, hanno avuto la loro dose solo alle 22,00. Hanno atteso in auto, mentre qualche familiare si avvicinava all'ingresso per non perdere il turno. Altri, i più fortunati, hanno guadagnato le sedie messe a disposizione dalla scuola sempre nel parcheggio antistante la palestra. Sotto la pioggia, o seduti al freddo in questa coda invernale, gli over 70 e 80 e i fragili, convocati nel centro di Traversa Tavernola e che hanno avuto pazienza e tenacia, hanno ottenuto il primo lasciapassare verso l'immunità.
Del caos che si crea all'esterno della struttura si sono interessati ieri anche i responsabili delle forze dell'ordine, del comune e dell'Asl che hanno tenuto una call conference.
MOLTE RINUNCE
L'ondata di polemiche e rabbia piovuta in questi giorni sul centro di Moscarella ha lasciato l'amaro in bocca sopratutto nei medici che negli spazi della palestra provano a rassicurare e valutare con serenità anche il tipo di vaccino da iniettare. «Al momento per gli over 60 siamo obbligati ad inoculare Astrazeneca - spiega la Peluso - salvo scelte diverse fatte dal medico in seguito alla anamnesi dei cittadini. La carenza di dosi dei giorni scorsi è stata già colmata e stiamo procedendo sia con Astrazeneca che con Pfizer». Ieri alle 19 stavano ricevendo le dosi i prenotati delle 18; durante la giornata circa 70 anziani aveva ricevuto il vaccino anglo-svedese, mentre più di cento il Pfizer.
Su 150 prenotazioni la mattina e altrettante il pomeriggio c'è una media del 20% di persone che non si presentano. Così gli stabiesi vaccinati ogni giorno sono poco meno di trecento. Carenza di dosi anche al centro vaccinale del San Leonardo, dove il Pfizer di pomeriggio non si inietta nonostante vi sia la convocazione di persone con patologie. In attesa nella cappella dell'ospedale o nelle stanze interne, gli utenti del pomeriggio sono costretti a ritornare e riprenotare per un altro giorno, possibilmente di mattina. Nel pomeriggio la disponibilità è solo per Astrazeneca.