Circumvesuviana di Napoli, il calvario infinito dei guasti a raffica: stop alle corse

Circumvesuviana di Napoli, il calvario infinito dei guasti a raffica: stop alle corse
di Francesco Gravetti
Venerdì 9 Settembre 2022, 00:01 - Ultimo agg. 07:25
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Il primo guaio in Circumvesuviana arriva di buon mattino, praticamente all’alba: il treno delle 6.18 diretto da Napoli a Sorrento parte con venti minuti di ritardo. Quello successivo, delle 6.48, subirà la stessa sorte. È il segnale di una giornata difficile, che peraltro fa il paio con quella precedente: soppressioni, disagi, ritardi sulle linee. Colpa di una rete fatiscente e di convogli che, quando non si guastano del tutto, presentano comunque una serie di problemi che costringe il personale a non rispettare gli orari di partenza. I passeggeri della Circum, dunque, sono alle prese con l’ennesimo periodo di difficoltà, solo in parte mitigato dal fatto che le scuole sono ancora chiuse e il traffico sulla rete ferroviaria resta moderato. Ma i turisti sono ancora dalle parti del Vesuvio e della Costiera e anche per loro gli ultimi due giorni sono stati un calvario.

Stando a quanto comunicato dall’Eav le corse sono state soppresse «a causa di problemi tecnici sulla tratta Torre del Greco-Leopardi». In particolare sono stati cancellati i convogli previsti alle 12 e alle 12:48 da Sorrento e Napoli e quello delle 11:16 da Poggiomarino a Napoli. In precedenza hanno subito la stessa sorte le corse delle 10:42 da Napoli a Sorrento, mentre i treni delle 9.54 da Napoli a Sorrento e della 9:47 da Napoli a Poggiomarino hanno effettuato servizio fino a Torre del Greco. Altri stop sono arrivati nel pomeriggio. In mattinata Eav aveva fatto sapere di «problematiche tecniche sugli impianti di passaggio a livello» nella tratta Poggiomarino-Scafati, comunicando anche che «sulle linee Napoli-Poggiomarino e Napoli-Sorrento e viceversa i treni viaggiano con circa 30 minuti di ritardo».

Insomma, una giornata assai complicata, che ha fatto seguito a quella del giorno precedente. Secondo il sindacato Orsa nei due giorni si sono presentati gli stessi problemi, tutti alla rete ferroviaria, ormai troppo obsoleta: «I guasti di mercoledì sono stati riparati dalle squadre di manutenzione, ma poi ieri si sono verificati gli stessi identici disservizi: è il segno che si tratta di carenze strutturali, gli investimenti annunciati da Eav per rimettere a posto tutta la rete prevedono tempi lunghi, nel frattempo ci sarà da soffrire», dice Gennaro Conte,  segretario nazionale di Orsa Trasporti.

L’altro ieri i problemi tecnici su tutta la tratta avevano indotto Eav a fare delle soppressioni parziali, mentre altri treni subivano ritardi che andavano dai 20 ai 45 minuti. I treni vittima di soppressione parziale erano stati poi utilizzati sulla tratta inversa rispetto a quella originaria, una sorta di navetta. Ieri, invece, si è deciso di aumentare le soppressioni per consentire alle altre corse rimaste di percorrere la tratta per intero. Il fatto è che a guastarsi è il sistema degli scambi: diventa impossibile consentire ai treni di effettuare gli incroci. 

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Paradossale, poi, il caso dei Campania Express, il treno pensato per i turisti, i cui biglietti costano ben 15 euro. Ieri molti pendolari hanno scelto di prenderlo, spendendo molto di più rispetto al normale pur di tornare presto a casa, ma anche così non hanno evitato i ritardi: molti hanno raccontato la circostanza anche sui social. I danni sono stati avvertiti soprattutto dai turisti, ma i passeggeri sono preoccupati per il ritorno alla routine quotidiana, con la riapertura delle scuole. Anche per questo, il comitato storico dei pendolari ha annunciato una manifestazione di protesta, che si terrà a fine settembre, dopo le elezioni politiche.

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