Covid a Napoli, aumentano i positivi al Cardarelli e per isolarli spuntano i paraventi

Covid a Napoli, aumentano i positivi al Cardarelli e per isolarli spuntano i paraventi
di Melina Chiapparino
Domenica 20 Settembre 2020, 09:00
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Boom di sospetti casi Covid all'ospedale Cardarelli dove spuntano i paraventi che fanno discutere pazienti e sanitari. Succede al pronto soccorso del presidio collinare allestito con un'apposita area isolata, denominata pre Covid, che non basta più a contenere i presunti infetti da Coronavirus arrivati a nove presenze registrate nella notte tra venerdì e sabato.

La soluzione, per il momento, è stata adattare altre stanze e zone nella palazzina Dea. Se per i vertici della cittadella si tratta di una misura di sicurezza, le critiche di pazienti e sanitari riguardano la mancanza di un isolamento sufficiente nel pronto soccorso.

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Nel giro di una notte, tra il 18 e il 19 settembre, sono arrivati al pronto soccorso del Cardarelli, nove pazienti risultati positivi al primo screening per Covid, quello capillare eseguito con la puntura sul dito, a cui vengono sottoposti tutti. Così, dopo aver occupato le tre postazioni dell'area pre Covid e un posto nella tenda esterna, gli altri sospetti sono stati isolati sullo stesso piano del pronto soccorso, come ad esempio il box di ortopedia, ora riadattato. Alcuni pazienti ordinari hanno notato la presenza dei paraventi e c'è stato anche chi, senza nascondere la preoccupazione, ha chiesto spiegazione ai medici. Ad oggi, sono quattro i sanitari del pronto soccorso risultati positivi al Covid, ovvero tre infermieri e un medico tutti asintomatici e in isolamento a casa. Altri reparti hanno registrato più casi, come Medicina d'Urgenza con 10 infermieri risultati positivi e due operatori socio sanitari, anche loro tutti asintomatici. L'unico caso critico è un medico in forza al reparto di Rianimazione, ricoverato in terapia Sub Intensiva al Cotugno.
 

 

«Dietro le tende ci sono gli infetti?», ha chiesto un paziente, incuriosito e anche preoccupato dall'allestimento delle tende divisorie nel pronto soccorso. «I paraventi sono una semplice misura aggiuntiva di sicurezza, dal momento che i pazienti sono isolati in stanze e aree distanti dal pronto soccorso ordinario - spiegano dalla direzione ospedaliera - non solo è garantito l'isolamento ma dopo il test capillare, sottoponiamo i sospetti al tampone rapido che ci fornisce l'esito nel giro di mezz'ora e, laddove si riscontri positività, ai tamponi naso faringei che sono gli unici con la maggiore affidabilità accertata finora».

Nonostante le rassicurazioni, il comparto sindacale dei Cobas ha puntato il dito «sull'insufficiente separazione dei percorsi pre Covid dal resto del pronto soccorso che necessiterebbe di più tende esterne o la scelta politica di rendere il presidio Covid free perché è il maggior centro sanitario di riferimento in città». Al momento, nella palazzina M dedicata ai ricoveri Covid ci sono 20 persone, a cui si aggiungono 6 pazienti in Rianimazione e nella nuova area Covid della palazzina A, ci sono 15 ricoverati. 
 
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Il pronto soccorso del Cardarelli, continua a registrare una media di quasi 200 pazienti al giorno ma «la situazione è sotto controllo» rassicura Giuseppe Longo, direttore generale dell'azienda ospedaliera. «Disponiamo di 4 batterie di test e, nel giro di due settimane, eseguiremo i tamponi naso faringei nel nostro laboratorio al quale sono stati destinati 10 tecnici e 6 biologi, oltre il personale già formato - afferma Longo - questo ridurrà ulteriormente i tempi ma va ricordato che continuiamo a garantire l'assistenza ordinaria e siamo un centro di riferimento Covid per la traumatologia, l'ictus e altre patologie acute». I vertici aziendali non nascondono «la complessità e criticità della situazione» ma rassicurano pazienti e sanitari sulle «condizioni di sicurezza in cui si opera nel pronto soccorso e in tutti i reparti dove sia il personale che i pazienti vengono tamponati frequentemente». «Stiamo continuando a tamponare anche chi rientra dalle ferie - aggiunge Longo - è essenziale presentarsi sempre con la mascherina e non toglierla mai, anche se l'ospedale le fornisce a tutti ma ora è fondamentale tenere alta la guardia».

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