Ristori, 17mila bonifici a Napoli: «Ancora troppi esclusi»

Ristori, 17mila bonifici a Napoli: «Ancora troppi esclusi»
di Valerio Iuliano
Domenica 8 Novembre 2020, 10:45 - Ultimo agg. 13:39
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I ristori stanno per arrivare per circa 8mila imprese: si tratterà di un beneficio utile ad alleviare le sofferenze dell'ultimo periodo. Ma il decreto del governo non premia tutte le categorie. Per la prima volta il bonifico arriverà in automatico sui conti correnti degli imprenditori che ne hanno diritto. Dall'Agenzia delle Entrate spiegano che «è stato possibile erogare i contributi in soli nove giorni dall'emanazione del Decreto Ristori e senza richiedere alcun adempimento ai contribuenti coinvolti, che vedranno accreditarsi le somme maggiorate direttamente sul conto corrente indicato nella domanda relativa al primo contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio». Il primo contributo è quello attribuito nella primavera scorsa alle aziende che avevano subito un calo di oltre il 33% del fatturato. Le stesse imprese stavolta riceveranno bonus a fondo perduto, la cui entità è stata determinata in base a quello ottenuto nella scorsa primavera, ma con una maggiorazione. In Campania le attività che stanno per ottenere il bonus - che secondo il governo sarà accreditato tra domani e dopodomani - sono in tutto 17mila55, per un importo totale di 72 milioni di euro. Circa 8mila 500 attività sono dislocate a Napoli e provincia.

LE CATEGORIE
Per le attività di ristorazione - compreso il catering - il bonus è pari al 200% di quello erogato in primavera. In sintesi: se il titolare di un ristorante aveva ricevuto un contributo di 100mila euro, questa volta si vedrà recapitare sul conto 200mila euro. Per gelaterie pasticcerie, bar ed altri esercizi simili senza cucina il bonus è pari al 150% di quello precedente. Lo stesso contributo va ad alberghi, bed and breakfast, affittacamere, case vacanze e residence. Sul fronte delle attività culturali, invece, l'entità del bonus riservato ai teatri, alle sale da concerto ed alle attività di organizzazioni che perseguono fini culturali e ricreativi il bonus è del 200%. Un contributo della medesima entità viene riservato a parchi di divertimento e parchi tematici e a tutte le attività connesse con le lotterie e le scommesse. Per quanto riguarda discoteche, sale da ballo e night club il bonus sarà del 400%. Per tutte le aziende si tratta di un contributo assolutamente necessario, considerata la drammatica crisi che attanaglia numerosi settori. Per il presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Napoli Vincenzo Moretta, «la misura non è assolutamente sufficiente. Dovrebbe tenere conto di tutta la filiera e coprire un periodo più ampio». Sono 530mila - sottolinea lo stesso Moretta - le imprese iscritte alle Camere di Commercio in Campania. E le 17mila che godranno del bonus rappresentano, quindi, un'esigua quota. Nell'allegato al decreto, mancano, ad esempio, i negozi di abbigliamento. Secondo il presidente nazionale dei giovani Commercialisti Matteo De Lise, per questa categoria il bonus arriverà, ma sarà esattamente uguale a quello ottenuto in primavera. «Con il precedente bonus - spiega l'imprenditore Gianmarco Salvati, titolare dei due negozi Revelation al Vomero - non sono riuscito a pagare nemmeno il 50% dei canoni di fitto.

Se le vendite saranno ancora quelle degli ultimi giorni, con i negozi deserti, andremo verso la catastrofe, mentre le piattaforme online stanno già preparando il Black Friday».


LA POLEMICA
Polemico il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo. «Troppe categorie - spiega Schiavo - sono escluse dai bonus, come gli agenti di commercio, in particolare quelli legati al turismo e agli alberghi, ma anche la filiera delle cerimonie, dei mercati ambulanti e delle fiere. Abbiamo già chiesto di inserirli e stiamo fortemente pressando per ottenere queste modifiche. In ogni caso la copertura economica prevista dal Governo è troppo esigua per le esigenze reali».

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