Pozzuoli, infermiera positiva al Covid: scatta l’allarme in ospedale

Pozzuoli, infermiera positiva al Covid: scatta l’allarme in ospedale
di Gennaro Del Giudice
Martedì 21 Luglio 2020, 23:43 - Ultimo agg. 22 Luglio, 13:08
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Tre mesi dopo il focolaio che provocò oltre 50 contagi tra medici, infermieri e pazienti torna l’incubo all’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli, dove nella serata di lunedì un’infermiera è risultata positiva al Covid 19. Fatale alla donna, una 40enne di Pozzuoli da pochi mesi in servizio presso il pronto soccorso, è stato un contatto avuto all’alba del 15 luglio con un anziano proveniente da Mondragone: l’uomo, giunto al pre-triage con febbre e tosse, era stato sottoposto al tampone che poco dopo aveva dato esito positivo facendo scattare per lui il trasferimento al Cotugno. In quelle ore, però, qualcosa non è andato per il verso giusto: forse una leggerezza nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, complice la stanchezza dopo un turno massacrante, risultava fatale all’infermiera entrata in contatto con il paziente intorno alle 5 del mattino. I primi sintomi tre giorni fa, durante la notte tra domenica e lunedì, mentre la donna era in servizio: dolori muscolari alle gambe che hanno fatto scattare l’allarme. Messa in isolamento, dopo i test rapidi che hanno dato esito positivo, l’infermiera veniva sottoposta al tampone che ne confermava la positività.

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L’ISOLAMENTO
Attualmente è in isolamento domiciliare nella sua abitazione di Pozzuoli e le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni, ma c’è timore per un nuovo contagio a catena all’interno dell’ospedale: la donna, all’oscuro della sua positività, potrebbe aver avuto contatti con pazienti e colleghi negli altri reparti nei giorni successivi al contagio. Per questo motivo da ieri sono in corso tamponi su pazienti ricoverati e sui colleghi della donna. I primi ad essere sottoposti ai controlli sono stati gli infermieri e il medico del turno di mercoledì notte: tutti, finora, sono risultati negativi. Tamponi sono stati effettuati anche sui ricoverati negli altri reparti del nosocomio, in particolare in Urologia dove alcuni pazienti avrebbero manifestato febbre negli ultimi giorni. Nessun intervento particolare è stato però predisposto, con i reparti che restano tutti aperti e regolarmente in funzione. Dopo il trasferimento dell’anziano al Cotugno di Napoli, nell’ospedale di Pozzuoli erano scattate le procedure come da protocollo: chiusura temporanea e sanificazione dei locali. Resta chiuso invece il nuovo Covid center, consegnato il 15 aprile e mai entrato in funzione, prima per mancanza di personale medico e infermieristico, poi per la riduzione dei casi con i pazienti sospetti che risultano positivi al tampone rapido che vengono indirizzati al Cotugno o all’Ospedale del Mare.

LE VERIFICHE
“No comment” da parte del direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore, mentre la direzione sanitaria dell’ospedale ha fatto sapere che sulla vicenda «c’è massima attenzione» e che in queste ore «è in corso un’indagine epidemiologica col supporto dei medici competenti che sta permettendo di tracciare i contatti stretti, effettuando uno screening tra alcuni dipendenti, mentre gli epidemiologi hanno già isolato i contatti stretti della donna. Tale episodio – tiene a precisare la direzione dell’ospedale - non ha determinato nessun’interruzione delle attività del Santa Maria delle Grazie. Tutto il personale dell’ospedale è dotato di protezioni utili a proteggersi dal virus e ciascun dipendente è sottoposto a controlli; a tutti i pazienti viene fatta indossare una mascherina per ridurre ogni eventuale rischio». L’episodio ha destato preoccupazione in città dopo il focolaio di aprile che dal reparto di medicina si allargò a tutta la struttura ospedaliera, cui seguirono contagi e decessi. L’infermiera è il novantanovesimo caso di coronavirus a Pozzuoli dall’inizio dell’emergenza sanitaria dove le persone attualmente contagiate sono quattro. «Stiamo cercando di capire cosa sia accaduto –fa sapere il sindaco Vincenzo Figliolia - e se ci sono pericoli per la popolazione.

Da lunedì sera, quando mi è stata comunicata la notizia dall’Unità di crisi della Regione, sono in stretto contatto con la direzione sanitaria dell’ospedale per avere delucidazioni».

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