Covid a scuola, nuovi contagi a Napoli ed è boom di classi in quarantena

Covid a scuola, nuovi contagi a Napoli ed è boom di classi in quarantena
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 23 Aprile 2021, 08:30 - Ultimo agg. 17:03
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Dopo la Municipalità 7, e in particolare Secondigliano, i contagi in ambito scolastico iniziano a diventare numerosi nella Municipalità 5, colpendo sia Arenella che Vomero. Quasi tutti i circoli didattici o istituti comprensivi in questi quartieri hanno almeno un positivo, e nelle zone più densamente abitate ecco che in quarantena finiscono a decine. La situazione più critica si registra al 55° circolo Piscicelli che ha 7 classi in quarantena, e al 38° circolo Quarati dove le classi sono 5, proprio come alla scuola media Belvedere. Tra le altre scuole con casi di Covid e classi e docenti in quarantena nella stessa Municipalità si segnalano scuola media D'Ovidio-Nicolardi, Istituto comprensivo Nazareth-Musto, 84° circolo E.A. Mario, 36° circolo Vanvitelli. Le perplessità tra le famiglie aumentano a ogni classe aggiunta alle quarantene fiduciarie che di fatto terranno in Dad per 14 giorni i compagni degli alunni positivi e i docenti, mentre per la fine dell'anno scolastico mancano appena 50 giorni, di cui solo 35 di didattica.

La terza ondata per fortuna non è stata dura e virulenta come la seconda, e i contagi si limitano a casi episodici nati in ambito familiare che non si diffondono, grazie a rigidi protocolli e controlli accurati, a scuola.

Tuttavia la nuova normativa ministeriale connessa alla variante inglese e i protocolli da seguire in casi di Covid in ambito scolastico, stanno mettendo a dura prova l'organizzazione dei dirigenti scolastici. Anche un solo studente positivo (che peraltro non può seguire in Dad, a meno che il pediatra non certifichi l'asintomaticità) può mettere in crisi la pianificazione della didattica in presenza, poiché dopo il contact tracing l'Asl di competenza può predisporre la quarantena fiduciaria per tutta la classe e per il personale scolastico (sia docenti che personale Ata) entrati in contatto con il positivo nei 14 giorni precedenti, per meno di 15 minuti e a meno di due metri di distanza. L'isolamento per i docenti impone ai dirigenti di richiedere supplenze, ma quasi nessuno accetta nomine di pochi giorni, imponendo quindi la Dad anche per classi senza positivi per via della mancanza di personale. Ci sono però delle novità: il dipartimento di prevenzione dell'Asl Napoli 1 ha trasmesso una circolare contenente innovazioni circa il periodo di quarantena e le procedure di rientro in presenza. In particolare, gli alunni potranno liberarsi dal periodo di quarantena dopo 10 giorni con tampone negativo (o i consueti 14 giorni senza tampone), fermo restando che il rientro in classe non potrà avvenire prima del quattordicesimo giorno, con attestazione rilasciata dall'Asl e certificato del pediatra. 

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Casi ma soprattutto quarantene all'Istituto comprensivo Bracco e al 33° circolo Risorgimento di Soccavo, al 4° Circolo Maria Cristina di Savoia e all'Istituto comprensivo 9° Cuoco-Schipa a Chiaia, all'Ic Augusto di Bagnoli, al 72 ° Palasciano di Pianura, al 49° Toti Borsi Giurleo di Ponticelli e al 43° Tasso-San Gaetano di Piscinola, e una classe della media in quarantena anche al Madonna Assunta, tanto per citarne qualcuno. Il coordinatore generale Cisl Fp Napoli Agostino Anselmi denuncia «le gravissime inadempienze» del Comune di Napoli riguardo la fornitura di Dispositivi di protezione individuale ai dipendenti comunali, e in particolare al personale del settore educativo-scolastico «Continuano a mancare le forniture di igienizzanti per poter disinfettare i giochi dei bambini, a non arrivare le mascherine Ffp2 e i guanti» spiega Anselmi. «Tutti dispositivi che l'assessore Palmieri e l'allora vicesindaco Panini, mesi fa avevano assicurato al personale per garantire la loro sicurezza sul lavoro. Tutte queste mancanze, invece, stanno esponendo a serio rischio di contagio Covid sia i bambini che tutto il personale educativo-scolastico». Il coordinatore Anselmi registra inoltre che «non c'è nessun controllo di nessuna natura agli ingressi, né si rileva la temperatura al personale educativo scolastico. Inoltre, c'è un'affluenza disomogenea dei bambini frequentanti tra le diverse Municipalità, con forti cali negli asili e nidi cittadini, visto che le scuole comunali non garantiscono al 100 per cento il protocollo di sicurezza».

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