2.900 telefonate al giorno, oltre 200 interventi e una carenza di personale che supera le 60 unità tra medici, infermieri e autisti delle ambulanze: sono i numeri del 118 di Napoli, illustrati da Giuseppe Galano, direttore del 118 Napoli e coordinatore del soccorso regionale.
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«Abbiamo una carenza storica di personale che, in questo momento si fa sentire di più - dice Galano - Avremmo bisogno almeno di 30 medici, 30 infermieri, e oltre 10 autisti delle ambulanze.
Al centralino del 118 arrivano richieste di ogni tipo, a ognuna il personale si presenta vestito con Dpi nuovi: guanti, maschera, visiera, calzari. «Partiamo dal presupposto che non sappiamo cosa ci troveremo di fronte - spiega Galano - quindi il nostro personale segue rigidi protocolli ogni volta». E, tra un intervento e l'altro, vanno sanificati, sempre, mezzi e uomini. «Questo comporta che, per il tempo necessario a svolgere queste operazioni - sottolinea - abbiamo ancora meno personale in strada».
E sono 14 i casi di contagio registrati, nell'arco di un mese, tra il personale del 118 di Napoli. «Anche il personale del 118 si ammala e si ammala anche di covid - afferma - alla luce delle indagini epidemiologiche effettuate, il nostro personale risultato positivo ha contratto il virus in ambito parentale e domestico». Il personale è dotato di Dpi contro eventuali contagi nel corso degli interventi che vengono chiamati a effettuare. «Tutto il personale - sottolinea - viene periodicamente sottoposto a screening».