Napoli, l’ultimatum della Asl ai sanitari “disertori”: «Così perdete il vaccino»

Napoli, l’ultimatum della Asl ai sanitari “disertori”: «Così perdete il vaccino»
di Melina Chiapparino
Giovedì 25 Marzo 2021, 00:06 - Ultimo agg. 27 Marzo, 09:24
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La campagna vaccinale torna ad accelerare i ritmi con le dosi Pfizer ma fa pressing sui disertori di AstraZeneca. Da oggi, diventerà sempre più evidente il doppio binario delle inoculazioni. Nei prossimi giorni, è prevista una vera e propria impennata dei vaccini tra gli anziani, le categorie dei fragili e i portatori di disabilità per i quali è stato programmato un calendario fitto di convocazioni ma, allo stesso tempo, non sembra decelerare la percentuale di abbandoni tra i destinatari di AstraZeneca.

La “contromossa” per ridurre i forfait, registrati inizialmente tra la platea dei prof e delle forze dell’ordine e, recentemente, anche tra gli operatori in ambito sanitario, potrebbe sembrare un “ultimatum” sulle convocazioni. In pratica, chi ha disertato la prima chiamata, dopo aver effettuato la registrazione sulla piattaforma regionale, riceverà una seconda convocazione per la somministrazione di AstraZeneca che, se rifiutata, comporterà la cancellazione dell’adesione alla campagna vaccinale. Dunque, non seguiranno altre convocazioni e la posizione del candidato verrà “congelata” rispetto alla possibilità di effettuare il vaccino. 

L’azione di pressing, calata dall’alto della macchina sanitaria, non è solo un modo per incentivare i vaccini e scoraggiare chi crede che, aspettando, potrà ricevere un farmaco diverso da AstraZeneca. L’ultima chiamata è anche una mossa contro i furbetti.

Stavolta non si tratta di chi, armato di astuzia, ha cercato di entrare al Covid Vaccine Center per vaccinarsi, pur non rientrando nelle categorie convocate ma di chi, invece, ne ha pieno diritto. Durante il fine settimana, quando alla Mostra d’Oltremare si è registrato un record di assenze su 4.500 convocazioni di operatori in ambito sanitario, ci sono stati una serie di episodi che hanno costretto l’Asl ad aumentare la vigilanza sui varchi di uscita dei padiglioni. Alcuni operatori sanitari, infatti, dopo aver superato la fase di accettazione e compilato la documentazione che precede la vera e propria inoculazione, erano andati via, senza comunicare che non avrebbero più fatto il vaccino e senza restituire le carte compilate.

I fuggitivi avevano cambiato idea sul vaccino dopo aver saputo di ricevere AstraZeneca, rischiando anche di mettere in difficoltà la gestione del centro vaccinale per la mancata corrispondenza tra il numero di ingressi e le effettive somministrazioni. La presenza di equipe vaccinali pronte alla valutazione del farmaco più adatto per ciascun candidato che, quando le condizioni di salute lo richiedono, riceve Pfizer, contrasta con l’idea che un sanitario possa disertare. Non stupisce, allora, la proposta di legge della consigliera regionale del Pd, Bruna Fiola che vorrebbe introdurre «l’obbligo di vaccinazione per tutti gli operatori sanitari nei reparti con degenti a rischio». 

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Nel bilancio complessivo della campagna vaccinale napoletana, però, l’adesione dei sanitari dall’inizio delle somministrazioni avvenute a fine dicembre, si può praticamente considerare una partecipazione di massa. In particolare, su 4100 adesioni degli operatori in ambito ospedaliero dell’Asl Napoli 1, la percentuale di vaccinati è stata del 95% e tra i lavoratori dei distretti, delle strutture e dei dipartimenti dell’Asl, circa 7.800 persone, l’88% si è vaccinato. Il 92% dei professionisti delle strutture accreditate è stato vaccinato su un totale di 7620 registrazioni in piattaforma. Tra la categoria dei farmacisti e degli informatori, su una platea di 2.550 adesioni, l’89% è stato vaccinato e infine su 6.100 operatori di vari ordini, il 73% si è vaccinato (si tratta di medici, biologi, psicologi, infermieri, chimici e fisici, veterinari, tecnici sanitari e ostetriche).

«L’invito è a vaccinarsi e partecipare tutti alla campagna vaccinale perché vaccinarsi è un dovere per sé e per gli altri - ha commentato Ciro Verdoliva direttore dell’Asl partenopea - tutta la macchina organizzativa è strutturata e preparata per garantire la massima assistenza con le equipe vaccinali e i centri attrezzati. L’Asl Napoli 1 Centro somministra i farmaci autorizzati e approvati dalle agenzie internazionali nazionali ed europee». Da oggi, AstraZeneca verrà somministrato ai caregiver delle categorie fragili e da lunedì della prossima settimana, saranno attivati i due centri vaccinali nel museo Madre e nell’ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte. 

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