Dosi di Pfizer razionate a Napoli e rischio ingorgo per i vaccini fino al 22 dicembre. In questo lasso di tempo Pfizer sarà riservato solo ai richiami delle seconde dosi del primo ciclo vaccinale. Le immunizzazioni giornaliere, relative alle terze dosi booster (e in alcuni casi anche alle prime dosi), sono invece garantite attingendo alle scorte di Moderna, disponibili in gran quantità nei frigoriferi della Asl. Ciò accade sia a Napoli sia in altri territori della Campania. A stabilire questa ripartizione è stata una linea guida della Regione emanata dieci giorni fa per fronteggiare una momentanea minore disponibilità del farmaco Pfizer.
Nel complesso, tuttavia, le dosi ci sono e dovrebbero bastare per sostenere almeno altri quindici giorni di inoculazioni. Una carenza di Pfizer che insomma non incide sul ritmo di vaccinazioni giornaliere che in alcuni giorni hanno superato le 48mila ma che sta generando rifiuti e proteste in alcuni centri vaccinali. Molti utenti a cui viene proposto Moderna alzano i tacchi e se ne tornano a casa senza vaccinarsi, soprattutto se si è assunto AstraZeneca nella prima puntura e Pfizer nella seconda. Moderna alla terza configura infatti un’inedita vaccinazione tripartita. In alcuni casi, soprattutto in farmacia, è stato impossibile convincere chi si era già prenotato con Pfizer ad accettare Moderna. Quest’ultimo, è bene chiarirlo, è un vaccino a mRna, dunque dello stesso tipo rispetto a Pfizer, sostanzialmente equivalente al primo nell’efficacia e nella protezione immunitaria. A confondere ancora le idee è poi la circostanza che Moderna viene inoculato a dose dimezzata rispetto al primo ciclo di vaccinazione, anche a chi ha fatto le prime due dosi con quest’ultimo vaccino. Un dosaggio calibrato in sede di sperimentazione e stabilito dai protocolli che non incide sulla qualità del vaccino e sulla sua efficacia e capacità di determinare un’impennata degli anticorpi contro Sars-Cov-2.
Ma perché Pfizer scarseggia? Dopo lo stop alle consegne di novembre (deciso a fine settembre a fronte di hub vaccinali semideserti) la ripresa delle forniture è partita il 3 dicembre.
A Napoli città intanto scalda i motori la macchina vaccinale che partirà giovedì 16 dicembre per vaccinare i bambini da 5 a 11 anni. Sono almeno due gli istituti scolastici selezionati, a est l’istituto Vittorino da Feltre di San Giovanni a Teduccio mentre a Bagnoli-Fuorigrotta ci sono in ballottaggio almeno due o tre plessi con sufficienti spazi esterni. Sarà poi attivo l’hub della Mostra d’Oltremare che resterà aperto dalle 9 alle 18. Stessi orari per i centri vaccinali pediatrici dei 10 distretti. In funzione sia giovedì 16 che il successivo venerdì il centro vaccinale di Capri. In campo ci saranno anche i pediatri di famiglia che vaccineranno a studio e anche negli spazi della Asl con un compenso di 60 euro lordi per ogni ora.