Covid in Campania, cinquemila sanitari non si presentano alla Mostra d'Oltremare per il vaccino

Covid in Campania, cinquemila sanitari non si presentano alla Mostra d'Oltremare per il vaccino
di Maria Pirro
Venerdì 15 Gennaio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 17:18
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Sono attesi alla Mostra d’Oltremare, ma non si presentano: 5000 medici e operatori della sanità mancano all’appello per completare la prima fase della vaccinazione anti-Covid. E, in vista della campagna estesa agli anziani e al resto della popolazione, il manager dell’Asl, Ciro Verdoliva, è alla ricerca di nuovi locali in diverse zone della città: «Nel centro storico e nell’area orientale, ma non è facile trovare ambienti adatti per garantire il distanziamento sociale e tutte le altre misure e precauzioni necessarie a ridurre il rischio di contagi». Per questo, il direttore generale vuole anche raddoppiare gli spazi a Fuorigrotta, utilizzando il padiglione 2, già parzialmente occupato, e che potrebbe avere un accesso separato da viale Kennedy. 

Nel padiglione numero 1, allestito in tempo record e inaugurato lo scorso venerdì, con ingresso da piazzale Tecchio, le attività di prevenzione proseguono anche oggi, senza più file.

L’affluenza è ridotta, anche troppo. È più che dimezzata. Con 500 dosi avanzate negli ultimi due giorni e non scongelate in modo da evitare di buttarle. 

Le iniezioni effettuate ieri sono decisamente meno di quelle programmate: 802 a medici e operatori della sanità anziché 1200. «Dieci i respinti, perché i loro nomi non sono risultati inseriti nella piattaforma dalle rispettive strutture. Non furbetti», puntualizza Verdoliva, che ha segnalato una troupe della Rai tra i medici in coda, e ha mandato via, senza farmaco, anche cinque collaboratori di medici di famiglia senza la necessaria certificazione (è richiesta la busta paga).

 

I 5000 medici e operatori della sanità «desaparecidos» lavorano nelle strutture pubbliche, convenzionate e private. «Sono tra i 18800 aventi diritto registrati nella piattaforma, poiché hanno manifestato la volontà di aderire alla campagna di profilassi. Ma non si sono ancora presentati», chiarisce Fulvio Paone, responsabile dei servizi informatici della Asl di Napoli, che indica anche quanti sono gli immunizzati: 13.800, in totale. Quest’ultimo elenco è destinato, però, ad allungarsi rapidamente con le altre richieste in arrivo dall’Ordine dei medici: circa 7000 dentisti, libero-professionisti, camici bianchi in pensione (più infermieri e tecnici) sono tra i nuovi ammessi con massima priorità, dopo le proteste e le polemiche. 

Anche la vaccinazione per i più fragili è al via. Si comincia domani nelle residenze sanitarie assistenziali presenti in città, quattro in tutto quelle pubbliche (a seguire le private). Lì squadre della Asl, composte da medici infermieri e farmacisti, devono operare in trasferta per immunizzare circa 120 ospiti. Tra loro, almeno il 70 per cento ha già dato l’assenso, diretto o attraverso i tutori, e le restanti attestazioni sono attese in queste ore. È fissato per domenica, invece, il richiamo ai 120 “pionieri” del v-Day. 

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La seconda iniezione è anche l’occasione per stanare gli infiltrati alla Mostra d’Oltremare sfuggiti nei primi giorni di attività. 

Lo ha già annunciato il manager della Asl, Verdoliva, deciso a chiedere un approfondimento di documentazione e a denunciare tutte le altre condotte e posizioni anomale. Ma i casi sospetti sono anche al vaglio dei carabinieri, che ieri sono tornati nel Covid Vaccine Center di Fuorigrotta per acquisire liste e altre informazioni. 

In campo il pool di Mani Pulite. A coordinare i controlli è il comandante dei militari del Nas, Vincenzo Maresca nell’ambito di un’indagine preliminare (al momento senza ipotesi di reato precisate nel fascicolo) seguita dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio.
 

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