Cristofer, scomparso dieci anni fa:
convocato in aula l'amico di infanzia

Cristofer, scomparso dieci anni fa: convocato in aula l'amico di infanzia
di Leandro Del Gaudio
Domenica 16 Giugno 2019, 08:32 - Ultimo agg. 08:35
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Lo hanno convocato in aula, lo vogliono ascoltare e rischia di diventare la chiave di volta del processo. Si chiama Agostino Di Lorenzo e per anni - quando era ancora minorenne - è stato amico di avventure di vittima e presunto assassino, in una storia che potrebbe riaprirsi di qui a qualche giorno. Parliamo del processo sulla scomparsa di Cristoforo Oliva - Cristofer per gli amici -, il 19enne scomparso dieci anni fa in circostanze ancora coperte dal mistero. Martedì prossimo, Agostino Di Lorenzo dovrà rispondere alle domande dei giudici e delle parti, nel corso del processo d'appello bis (di rimando dalla Cassazione) a carico di Fabio Furlan, il ragazzo imputato per l'omicidio e per l'occultamento di cadavere di Cristofer.

E di Fabio e di Cristofer, Agostino Di Lorenzo era amico di infanzia, quanto basta a rendere decisiva l'udienza di martedì mattina. Sono stati i difensori di parte civile, i penalisti Valerio De Maio e Paolo Stravino, a chiedere e ottenere che la corte disponesse la traduzione di Agostino Di Lorenzo. Non sarà semplice, dal momento che da anni il potenziale testimone non vive in Italia, anche secondo quanto emerge da una lettera spedita anni fa a Fabio Furlan, proprio in vista del processo d'appello.
Correva l'anno 2015, quando venne recapitata una lettera a firma di Agostino Di Lorenzo nel carcere di Poggioreale, dove era detenuto l'imputato. Qual era il contenuto del testo? In sintesi, Agostino si mostrava disponibile a venire a testimoniare in aula a difesa dello stesso imputato. Era pronto a venire a raccontare una versione che avrebbe definitivamente scagionato Furlan, a partire da una convinzione su tutte: «Le mie parole - c'era scritto nella lettera a firma di Di Lorenzo - sono state completamente distorte, non ti ho mai accusato, ci sono state delle manipolazioni, resto a disposizione della giustizia italiana per rimarcare questo concetto».

 

GIALLO DELLA LETTERA
Parole realmente scritte da Di Lorenzo? In questi anni c'è chi ha dubitato dell'autenticità del documento, anche perché nel corso del processo d'appello non venne ritenuto necessario ascoltate il potenziale teste a difesa di Furlan. Sappiamo tutti come è andata a finire: condannato in appello, ma scagionato in Cassazione, Furlan vive ormai da anni in Spagna e non è detto che torni a Napoli per l'udienza di martedì mattina. Difeso dai penalisti Annalisa e Saverio Senese, l'imputato ha sempre negato le accuse, in un processo che resta indiziario.
Rione alto, 17 novembre del 2009, studente del Vittorini, leader di un gruppetto di ragazzi di buona famiglia, capaci comunque - secondo l'accusa - di gestire una piantagione di droghe leggere, in una vita fatta di serate in discoteca e sogni di grandi avventure.
Ricordate la storia del ragazzo sparito nel nulla? Fabio e Cristofer dovevano vedersi per un chiarimento, quando ormai il loro rapporto si era deteriorato (anche per la rivalità in amore nei confronti della stessa ragazza): agli atti finisce la testimonianza della sorella di Cristofer, che ricorda la telefonata fatta da un numero privato da Fabio e la decisione dello stesso Cristofer di uscire senza cellulare, «per evitare tarantelle».
Da quel momento in poi, erano le 19.30, nessuno più ha visto Cristofer Oliva, mentre Fabio si materializzò un'ora dopo al cospetto della stessa comitiva di amici. Una storia che ora attende la versione di Agostino, ammesso che decida di presentarsi in aula, per la fase finale del processo a carico dell'amico Fabio.
l.d.g.
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