Ctp al lumicino nel Napoletano:
fermi in deposito 60 autobus su 75

Ctp al lumicino nel Napoletano: fermi in deposito 60 autobus su 75
di Domenico Maglione
Giovedì 1 Agosto 2019, 09:35
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Gli autisti dei bus si sono trasformati in bigliettai e controllori pur di non rimanere inattivi, bloccati senza lavoro nei depositi di Ctp, la compagnia di trasporto pubblico di proprietà esclusiva della ex Provincia di Napoli. «A fronte di 75 autobus che ogni giorno dovrebbero uscire solo dal deposito di Arzano per garantire il servizio, al massimo in strada ne vanno appena dodici o tredici. Una situazione che sta diventando insostenibile e mortificante per lavoratori e utenti» denuncia, infatti, il segretario generale della Fit Cisl Campania, Alfonso Langella.

 

DUEMILA CHILOMETRI
Quasi seicento dipendenti per un servizio, sulla carta, di cento autolinee da impegnare quotidianamente su una rete di 1.998 chilometri a servizio di 92 comuni delle province di Napoli e Caserta. Ma di fatto, la società attualmente rappresenta solo l'emblema del forte disagio che attraversa il trasporto pubblico su gomma sul territorio. «Se tutto va bene lo stipendio di agosto arriverà dopo il 15. Quello di luglio dovrebbe essere pagato solo in questi giorni. C'è una situazione di grande incertezza su tutto», incalzano alcuni dipendenti. «Ad oggi aggiunge Langella la Ctp non è riuscita ad identificare un nuovo manutentore e questo compromette anche il futuro dell'azienda. Si rischia addirittura il fallimento». L'azienda che si occupava della manutenzione dei veicoli e andata, infatti, in liquidazione. I dipendenti Ctp, appaiono frastornati e confusi.
L'INCONTRO
Il sindaco metropolitano Luigi De Magistris ha promesso il risanamento. Ci si appella anche a Vincenzo De Luca. Il presidente della regione ha incontrato lunedì scorso una delegazione di operai nei pressi del deposito di Arzano. Sembra sia stato un incontro casuale ma il governatore ha garantito un suo interessamento. Intanto, da un capo all'altro della provincia le proteste degli utenti queste sicuramente sono costanti e onnipresenti. Da Casavatore ad Arzano, da Frattaminore a Caivano e Grumo Nevano, un solo coro: ore e ore alle fermate in attesa dell'autobus che non arriva mai. Proteste anche ad Arpino di Casoria dove però nel mirino finisce l'Anm, rea di aver abolito il percorso della linea 170 a servizio del quartiere Cittadella. La corsa termina al deposito di via Nazionale delle Puglie lasciando a piedi studenti e lavoratori. Tutto questo mentre Ctp annuncia sul suo sito «un servizio di trasporto pubblico che soddisfi al meglio le esigenze di mobilità coniugando efficienza e sostenibilità». Mission impossible? «Su un parco di quattrocento pullman in strada ne vanno talmente pochi che molti sono stati costretti a reinventarsi una mansione» sottolinea un autista che non guida più un bus addirittura da circa due mesi.
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