Da marito a carnefice, morsi per una notte senza sesso: «Se mi denunci ti uccido»

Da marito a carnefice, morsi per una notte senza sesso: «Se mi denunci ti uccido»
di Dario Sautto
Domenica 5 Luglio 2020, 11:00
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«Tu sei malata a non voler stare con me, io ti uccido. Se mi denunci vado in galera, poi esco e ti uccido lo stesso». La storia di una 40enne di Torre del Greco arriva in aula, con la sua testimonianza al processo che vede imputato il suo ex marito D.S., camionista di 45 anni. «Non credeva che io non lo amassi più. Mi minacciava, ha provato a strangolarmi e a violentarmi. Mi ha lasciato senza soldi e auto, pretendeva che non proseguissi nella separazione e ritirassi le denunce». Una testimonianza dettagliata, a volte dura. «Provo imbarazzo a dire certe cose» ha ripetuto più volte al pm Federico Nesso, che le poneva domande precise anche sui tentativi di violenza sessuale subiti. «Mi prendeva a morsi se rifiutavo» ha detto la 40enne, mamma di quattro figli, tre dei quali ancora minorenni.

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Violenza e ricatti sarebbero iniziati a fine 2015, quando la donna ha comunicato al coniuge di volersi separare. La storia d'amore tra i due era finita, ma lui non si era mai rassegnato. «Stava fuori per lavoro tutta la settimana e tornava il sabato e la domenica, quando mangiavamo tutti assieme ha detto la testimone e dopo pranzo provava ad approfittarne. Ormai ci stavamo separando, ma lui pretendeva rapporti sessuali da me. Io cercavo di divincolarmi, ma lui diventava violento». In una delle occasioni, la donna ha raccontato di essere stata presa a morsi «sul braccio, in testa e nelle parti intime». Un incubo che non si era fermato neanche dopo la prima denuncia, ad aprile 2016: «Altre tre volte ero andata al centro antiviolenza e poi avevo deciso di non entrare. Presi forza e denunciai». La seconda denuncia a luglio 2016. Quella settimana «mi aveva portato via il bancomat del conto cointestato e le chiavi dell'auto. Poco alla volta, poi, mi ha restituito le cose ma ha cominciato a svuotare il conto, creando polizze vita intestate a lui. Mi diceva che mi avrebbe tolto tutto». La donna ha raccontato di ricatti e abusi, subiti anche davanti ai quattro figli, con le minacce che proseguono tuttora. «Dice che prima o poi faremo i conti». Nel frattempo, loro hanno lasciato la casa di Torre del Greco «perché violava gli ordini di allontanamento da me e dai miei figli. Anche i bimbi avevano paura, perché più volte si è presentato a scuola senza permesso ed entrava in classe. Per stare tranquilli abbiamo deciso di andare via, minacciava anche i miei familiari».

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Tra gli episodi più violenti, la 40enne ha raccontato di un tentativo di strangolamento e poi di una violenta discussione dopo essersi rifiutata di avere un rapporto sessuale. «Lanciò una sedia nella credenza, ruppe tutto e poi andò a farla riparare. Una volta mi ha violentata e dopo mi ha detto che ero malata, che non era vero che non lo amavo più». D.S. è accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni dell'ex moglie, episodi che si sono verificati negli ultimi due anni di matrimonio. Prima, ha risposto la stessa 40enne a precisa domanda del difensore dell'imputato, la convivenza tra i due era normale, condita da un bel matrimonio e dalla nascita di quattro bambini. Dopo è iniziato l'incubo, terminato solo con le denunce.

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