Formiche in ospedale, Cgil e sindacati all'attacco: «De Luca deve chiedere scusa»

Formiche in ospedale, Cgil e sindacati all'attacco: «De Luca deve chiedere scusa»
di Melina Chiapparino
Martedì 5 Febbraio 2019, 18:33
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Si svolgeranno i primi di marzo i consigli disciplinari dell’Asl Napoli 1, a carico dei sanitari ritenuti coinvolti nella vicenda delle formiche all'ospedale San Giovanni Bosco. In questi giorni, procedono senza sosta gli accertamenti dell'ufficio ispettivo aziendale e già emergono indiscrezioni sulle testimonianze dei 5 infermieri e 3 medici convocati in seguito al ritrovamento degli insetti sulle lenzuola di un degente ricoverato in Rianimazione, lo scorso 31 gennaio. Il primo elemento che salta fuori in difesa dei sanitari, è l'assenza dei dispositivi di protezione e sicurezza nel reparto sotto accusa. 

«Bisogna far sapere che con “Rianimazione porte aperte", un progetto encomiabile che permette ai parenti di visitare i propri cari per molte ore al giorno, si avvicendano quotidianamente una cinquantina di persone senza poter indossare camici protettivi - si legge nella nota sottoscritta da Vittoriano L'Abbate dell’Aaroi- questo avviene spesso perché mancano i dispositivi di protezione da fornire ai familiari, rendendo possibile l'inquinamento dei luoghi ospedalieri». Ancora più grave sarebbe un'altra situazione descritta nella nota. «Il giorno 31, il responsabile dell’unità operativa di Rianimazione, nonostante avesse recentemente fatto controfirmare un ordine di servizio con il quale vietava ai suoi sottoposti l’ingresso di bevande e alimenti-incalza L’ Abate - entrava in reparto con due guantiere di cornetti e graffe, appunto cibi altamente zuccherini, e dopo circa mezz'ora veniva informato della presenza delle formche sul letto del paziente».

Secondo le fonti sindacali, queste informazioni sarebbero state riferite da testimoni all’ufficio ispettivo centrale. Non solo. In questi giorni, a ribellarsi contro le accuse rivolte ai sanitari è stato il comparto della Fp Cgil nazionale, di Cgil Campania, della Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli e della FP CGIL Napoli e Campania che condannano le dichiarazioni del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

«Nel riportare la relazione di un dirigente medico in merito alla ennesima presenza di formiche al San Giovanni Bosco, De Luca ha formulato un improvvido parallelismo tra sindacalismo e malavita organizzata-scrivono i sindacalisti Cgil -  non è la prima volta che prova a distogliere l'attenzione dell’opinione pubblica individuando nei lavoratori un capro espiatorio da dare in pasto agli organi di informazione». «Vogliamo ricordare che da mesi stiamo denunciando l'inadeguatezza della dirigenza della Asl e queste parole non sono accettabili, perché il sindacato confederale si è sempre battuto per la difesa della costituzione e della legalità - continua la nota - proprio la Cgil ha visto molti suoi iscritti e delegati morire per essersi opposti alla malavita organizzata».

«Parole indecenti» dicono i sindacalisti accusando De Luca di non preoccuparsi di verificare i fatti accaduti, e «leggere le tante segnalazioni che gli operatori fanno da tempo per la presenza di formiche e altri insetti». I prossimi passi della Cgil saranno «verificare se nella relazione scritta dal responsabile della Rianimazione e utilizzata da De Luca ci sono estremi per calunnia e querele» e costituirsi in tutte le sedi competenti per difendere i lavoratori.

Infine, la nota sindacale che chiede «le scuse ufficiali dal presidente della Regiobe» f»a sapere che «proprio in questi giorni l'auto di un sindacalista Cgil, nominato da De Luca e che lavora al San Giovanni Bosco, è stato oggetto di un atto vandalico per mano di ignoti a scopo intimidatorio» 

 
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