Deiulemar, effetto Cassazione: si sbloccano 27 milioni per i creditori

Deiulemar, effetto Cassazione: si sbloccano 27 milioni per i creditori
di Aniello Sammarco
Martedì 23 Luglio 2019, 08:29 - Ultimo agg. 11:10
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Potrebbe essere un ritorno dalle vacanze felice quello che attende gli obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale fallita nel maggio del 2012 e nella quale quasi 13mila persone avevano investito oltre 720 milioni di euro. Ad attendere i creditori della «Parmalat del mare» a settembre, infatti, potrebbero esserci qualcosa come 27 milioni, soldi da destinare a uno specifico riparto che nella pratica dovrebbe sfiorare il 3% dell'ammontare complessivo dei soldi vantati da ogni singolo risparmiatore.

 

Era noto che circa 13,5 milioni di euro si sarebbero «liberati» all'atto delle condanne definitive degli armatori accusati del crac dell'ex colosso armatoriale. Non è un caso che, nonostante la Cassazione non abbia proceduto nel concreto alla definizione degli anni di carcere comminati ai danni degli ultimi cinque imputati (l'unico fondatore ancora in vita, Giuseppe Lembo; i fratelli Pasquale, Angelo e Micaela Della Gatta, eredi di Giovan Battista Della Gatta; la figlia del defunto amministratore unico Michele Iuliano, Giovanna), da Roma gli obbligazionisti erano comunque tornati molto soddisfatti: «La Suprema Corte - era stato il commento - ha sancito la loro colpevolezza in merito ad ogni capo di imputazione. Ora spetta solo all'Appello definire nello specifico le condanne». Un aspetto non da poco, visto che la sentenza ha permesso alla curatela fallimentare della società di fatto di svincolare le somme derivanti dai conti correnti sequestrati agli armatori, somme che già nei prossimi giorni viaggeranno verso le casse dell'altra curatela, quella della Deiulemar compagnia di navigazione.
IL TRUST
Ma questi 13,5 milioni non sono gli unici che spettano ai creditori: a questi infatti si aggiungeranno i quasi 11,5 milioni derivanti dalla transazione riguardante il trust Arcobaleno riconducibile alla famiglia Lembo. Altri due milioni, infine, come fanno sapere i risparmiatori che più da vicino stanno seguendo queste vicende, arrivano poi dalla vendita dell'immobile di Napoli che una volta ospitava la Rinascente. In totale come detto quasi 27 milioni, che vista la pausa agostana delle attività dei diversi tribunali, dovrebbero essere ripartiti non prima della fine di settembre, regalando un sorriso ai truffati della Deiulemar, che finora hanno recuperato circa il 3,5% di quanto investito nei presunti bond della compagnia di via Tironi. Gli obbligazionisti guardano poi con interesse a un altro consistente carico di milioni - circa 25 - scovato in fondi depositati in Svizzera. In questo caso però per sbloccare le vicende legate alle necessarie rogatorie occorrerà uno specifico viaggio Oltralpe di almeno un rappresentante delle curatele fallimentari. Se ne parlerà in autunno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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