Omicidio preterintenzionale. È questa l’accusa mossa dalla Procura di Roma, nell’ambito dell’inchiesta italiana sulla morte di Michele Noschese, meglio noto come dj Godzi, avvenuta a Ibiza lo scorso 19 luglio. Inchiesta condotta dal pm Basentini, magistrato in forza alla Procura di Roma, c’è già uno sviluppo: ieri mattina la salma dell’artista napoletano è arrivata in Italia ed è stata sequestrata. Inchiesta per omicidio preterintenzionale, al momento aperta contro ignoti, chiara l’ipotesi investigativa: l’intervento della polizia spagnola potrebbe essere stato sproporzionato, al punto tale da provocare la morte del dj. Non è finita. La squadra mobile di Napoli ha interrogato Giuseppe Noschese, padre del ragazzo, nel tentativo di recuperare elementi utili per verificare ogni punto di questa storia. Intanto, si attendono gli esiti della tac realizzata pochi giorni dopo la morte del ragazzo. Un accertamento condotto in un centro di rilievo internazionale, i primi riscontri sembrano adatti a tenere in vita dubbi e perplessità da parte della famiglia del napoletano deceduto a Ibiza.
Il confronto
La famiglia Noschese è assistita dai penalisti Vanni Cerino e Fabrizio D’Urso, che attendono gli esiti delle indagini romane. Ma cosa ha spinto la Procura di Roma ad accendere i riflettori sul caso del 35enne napoletano deceduto nell’isola delle Baleari? Partiamo da un dato di fatto: stando a una nota ufficiale, legata alle indagini della Guardia Civil, la morte del dj sarebbe riconducibile a un arresto cardiaco provocato da uno stato di alterazione di Noschese. Difficoltà di respirazione, affanno, perdita di ogni controllo e lucidità. Va invece in un’altra direzione la richiesta di chiarimenti da parte della famiglia del giovane uomo: «Chiediamo chiarezza - ha spiegato il padre del ragazzo deceduto - bisogna ricostruire cosa è accaduto a partire dall’arrivo della polizia».
Stando a quanto emerso finora, alla luce della tac chiesta e ottenuta dalla famiglia di Noschese, sarebbero state riscontrate fratture all’altezza delle clavicole, ma anche lesioni di sette costole. Potrebbero essere le conseguenze di un intervento finalizzato a bloccare il giovane uomo in un momento di perdita di controllo; oppure le fratture rinvenute (anche se - ribadiamo - il dato non è ufficiale) potrebbero essere la conseguenza di un tentativo di rianimazione (magari un massaggio cardiaco) dopo una iniziale perdita di conoscenza da parte del dj. Verifiche in corso, che vanno calate in un contesto dinamico, come è stato descritto da uno degli ospiti - ed amici - del giovane uomo deceduto. È stato proprio uno degli amici napoletani (in quel periodo ospite nella villa di dj Godzi) a parlare di pugni sferrati su Noschese subito dopo essere stato immobilizzato. Verifiche in corso. Stando alla ricostruzione iniziale della pg intervenuta, Noschese, prima dell’intervento della polizia, avrebbe provato a farsi scudo del proprio vicino di casa. Parliamo di un anziano inquilino di un centro residenziale con cui aveva rapporti sereni e improntati al rispetto reciproco. Non è finita. Ad alimentare la determinazione da parte degli inquirenti italiani è anche la velocità con cui è stata svolta la prima autopsia subito dopo la morte del cittadino partenopeo. Una iniziativa che non ha consentito alla famiglia del giovane uomo di nominare un proprio perito e che ha spinto poi gli stessi legali della famiglia napoletana a chiedere degli accertamenti più approfonditi e appropriati alla complessità del caso.
L’esame
Dunque, un nuovo esame autoptico è previsto a stretto giro, questa volta in Italia. Appuntamento per lunedì pomeriggio, ore 15, quando sarà possibile ripetere gli accertamenti sul corpo del dj napoletano. La famiglia di Noschese ha nominato il dottor Raffaele Zinno, come medico legale, si preannuncia una battaglia a colpi di perizie. Sarà la seconda autopsia e il terzo accertamento che viene effettuato nel giro di quindici giorni (calcolando anche la Tac effettuata in un centro clinico).
Sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti, proprio a partire da quanto emerso in queste ore: come è possibile spiegare la presenza di sette costole fratturate? Possibile che una delle costole inclinate abbia forato un polmone? E come è stato possibile provocare la frattura delle clavicole? Domande che alimentano i dubbi di tante persone, a partire da chi conosceva il giovane professionista della techno, travolto in una strana alba nel cuore delle Baleari.