Droga in Campania, 10 misure cautelari: pusher ricoverato vendeva dosi nella casa di cura

Droga in Campania, 10 misure cautelari: pusher ricoverato vendeva dosi nella casa di cura
Giovedì 10 Marzo 2022, 07:57 - Ultimo agg. 16:12
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Nelle province di Napoli, Salerno e Benevento, i militari della Compagnia di Nola hanno dato esecuzione a 10 provvedimenti di misura cautelare personale (4 arresti in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora nel comune di San Gennaro Vesuviano, 1 obbligo di dimora nel comune di Benevento e 3 obbligo di presentazione alla p.g.), emessa dal gip del Tribunale di Napoli Gianluigi Visco su richiesta della Dda, nei confronti di dieci indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi. La banda di pusher è ritenuta legata al clan Fabbrocino.

Le indagini, condotte dalla stazione di Palma Campania, hanno permesso di documentare le dinamiche inerenti alla gestione dell’attività di spaccio di stupefacenti (cocaina, marijuana e hashish) nei comuni di San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Poggiomarino, Benevento e aree limitrofe da parte del citato sodalizio, a cui facevano capo numerosi pusher operanti nell’area nolana. Nel corso delle investigazioni, sono state tratte in arresto in flagranza di reato altre quattro persone, con sequestro di un’arma clandestina e sostanze stupefacenti di vario genere (cocaina, hashish e marijuana).

Sarebbe avvenuta anche in una casa di cura vesuviana la compravendita di una partita di stupefacente che gli indagati, in gergo, chiamano «calzone». I militari intercettano alle 23 circa del primo febbraio 2016 alcune conversazioni che vedono protagonista Angelo Maffettone, per il quale il giudice ha disposto il carcere.

L'uomo, che ha 45 anni, organizza la compravendita della sostanza stupefacente, che chiama in codice «calzone», mentre è ricoverato. Il prezzo è anche scontato: «Mo' è 35, ma regolare fosse 40, però a te 35!». Maffettone si accorda con il suo interlocutore, quindi una terza persona viene incaricata di recuperare la sostanza stupefacente nella casa di cura. In un'altra telefonata, che risale al 19 febbraio 2016, Maffettone tenta di chiamare il figlio. Nel frattempo parla con la moglie lamentandosi del fatto che il ragazzo aveva chiamato «drogati» alcuni giovani in piazza. Maffettone, con le sue parole, conferma di essere uno spacciatore: «possono dire “io sono drogato ma tuo padre è uno spacciatore”... e poi io lo devo impiccare là in mezzo».

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I soggetti destinatari delle misure:


Custodia cautelare in carcere:
Cozzolino Luigi (nato ad Ottaviano il 19.01.1982);
La Marca Giuseppe (nato ad Ottaviano il 17.12.1972);
Maffettone Angelo (nato a Nola il 16.04.1977);
Merola Michele (nato a Sarno il 20.03.1986);

Arresti domiciliari:
Pepe Alessandro (nato a Napoli il 29.05.1978);


Divieto di dimora nel comune di San Gennaro Vesuviano:
Giugliano Raffaele (nato a San Gennaro Vesuviano il 03.11.1991);

Obbligo di dimora nel comune di Benevento:
D’Avino Maurizio (nato a Somma Vesuviana il 02.01.1974);

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria:
Guerriero Paolo (nato a Nola il 07.06.1981)
Bonagura Vincenzo (nato a San Gennaro Vesuviano il 25.07.1991);
Riso Francesco (nato a San Giuseppe Vesuviano il 16.05.1981).

 

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