Napoli, sfregio a Eduardo: sacchetti e sanitari nella piazza del teatro San Ferdinando

Napoli, sfregio a Eduardo: sacchetti e sanitari nella piazza del teatro San Ferdinando
di Daniela De Crescenzo
Giovedì 23 Gennaio 2020, 08:07 - Ultimo agg. 11:22
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I bidoncini della raccolta differenziata non vengono svuotati, e i giardinetti di piazza Eduardo De Filippo, quelli che si trovano proprio di fronte al teatro San Ferdinando, si riempiono di cartacce e rifiuti vari. Qualche incivile ci lascia anche dei sanitari. E scoppia la protesta. Armando De Simone, fino al mese scorso assessore all'Ambiente della Quarta Municipalità e attualmente portavoce del comitato lenzuola bianche, si infuria e sostiene: «È assurdo che il Comune e la Municipalità si dimentichino di questo pezzo di città. Eduardo avrebbe detto... Adda passà 'a nuttata, ma qui notti e giorni di sopportazione ormai non si contano. Regnano degrado e incuria nella piazza dedicata a De Filippo, è una vergogna».

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LE PROTESTE
Secondo i residenti della zona, ad esempio, la frazione umida viene lasciata nei contenitori tre giorni e la situazione è costantemente peggiorata nell'ultimo mese. La protesta si estende al verde: nonostante le moltissime segnalazioni al centro della piazza resta un albero non potato. Da qui la rabbia e le lamentele degli abitanti della zona.

I NODI
Ma non è solo piazza De Filippo a soffrire per i rifiuti. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, porta alla luce le numerose difficoltà nei Quartieri Spagnoli e spiega: «Sono diverse le segnalazioni dei cittadini riguardo allo stato di degrado e di abbandono del territorio. Tra le altre in alcune provenienti dai Quartieri Spagnoli si denuncia la presenza di un enorme cumulo di immondizia di ogni sorta nelle immediate vicinanze di una scuola in Salita Cariati». I ritardi, secondo Asìa, l'azienda del Comune incaricata della raccolta dei rifiuti, sono dovuti anche ai problemi di alcuni mezzi in manutenzione. Ma da oggi le cose dovrebbero andare meglio: i rifiuti di Napoli verranno portati tutti allo stir di Caivano gestito dalla A2A (la stessa impresa che manda avanti l'inceneritore di Acerra) che sarà ad esclusivo servizio della città. Gli altri Comuni, invece, scaricheranno negli impianti di Giugliano e Tufino evitando l'intasamento dovuto ai tanti camion provenienti dalla città. Nei giorni scorsi, infatti, avevano protestato molti sindaci dei comuni della Città Metropolitana sostenendo che le difficoltà del capoluogo stavano rendendo inefficiente la raccolta anche nell'area circostante che si stava riempiendo di rifiuti. Da oggi la contesa non dovrebbe più avere ragioni.
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