Dieci posti al pronto soccorso
svolta all'Ospedale del Mare

Dieci posti al pronto soccorso svolta all'Ospedale del Mare
di Ettore Mautone
Lunedì 15 Gennaio 2018, 08:44
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Sarà Vittorio Helzel - dal 22 dicembre primario responsabile del dipartimento di pronto soccorso e medicina d'urgenza dell'Ospedale del Mare - ad attivare (a partire da domani) da 8 a 10 posti letto destinati ad accogliere in seconda battuta pazienti che giungano al pronto soccorso da altri ospedali della Asl 1. Per ora l'emergenza dell'Ospedale del Mare funzionerà solo per trasferimenti secondari, dopo la stabilizzazione nei reparti di emergenza del Loreto Mare, del San Giovanni Bosco, del Pellegrini e del San Paolo. Helzel due settimane fa ha preso il posto di Fabio Numis, stimato esperto in medicina d'urgenza, inizialmente reclutato con un avviso pubblico e destinato all'Ospedale del Mare per alcuni mesi, si è poi trasferito al pronto soccorso di Pozzuoli dove ha vinto un concorso pubblico. Al suo posto dunque Helzel, unico specialista del settore impiegato nei pronto soccorso della Asl dove invece troviamo anche cardiologi, internisti e anestesisti.

Ernesto Grasso che finora guidava la medicina d'urgenza passa dunque al timone della sola medicina generale. Quello del pronto soccorso secondario è solo il primo passo dell'attivazione programmata, entro metà di questo mese, di ulteriori 66 posti letto (rispetto ai 189 già funzionanti) all'ospedale di Napoli est. In arrivo ci sono le discipline di urologia (proveniente dall'Ascalesi e attiva da domani) e neurologia, neurochirurgia e neuroradiologia (dal Loreto mare in pista entro questa settimana). A complicare il difficile snodo il fatto che la Asl Napoli 1 non ha ancora acquistato le apparecchiature necessarie ad attrezzare la medicina d'urgenza dell'Ospedale del Mare, per cui si è provveduto a tamponare la situazione montando le tecnologie già disponibili per il pronto soccorso, fornite da Astaldi nell'ambito del bando originario, in numero superiore ai posti letto per ora attivati.

 
Per la Asl Napoli 1 alle difficoltà di far decollare il gigante da mesi sulla pista di lancio di Napoli est fa da contraltare la difficile gestione della quotidianità con 4 pronto soccorso (tra cui due Dea di I livello, il San Paolo e San Giovanni Bosco), a cui badare, oltre a Pellegrini e Loreto e altri presidi destinati ad attività non di urgenza come Ascalesi, Incurabili, Barra, in parte Annunziata. Tutti ospedali che a fronte di rimaneggiamenti, traslochi e perduranti gravi carenze di personale vivono momenti critici.
Il più esposto è l'ospedale San Paolo (da cui risultano complessi anche i trasferimenti verso Napoli est). Qui con picco influenzale da giorni è scattato il semaforo rosso nei reparti di osservazione breve, neurologia, medicina d'urgenza e medicina generale, con il tutto esaurito di letti, barelle e anche delle bocchette dell'ossigeno per cui ieri i pazienti sono stati «parcheggiati» in pronto soccorso. Ma anche gli altri ospedali della Asl viaggiano con una media di almeno 15 barelle. Ieri il manager della Napoli 1, Mario Forlenza, ha controfirmato una disposizione di servizio di Giuseppe Russo, capo del dipartimento ospedaliero, in cui si invitano i direttori dei singoli presidi a limitare per 30 giorni i ricoveri ai soli pazienti urgenti.
Per gestire al meglio l'elevato numero dei ricoveri viene inoltre suggerito di effettuare dimissioni anche nei giorni festivi e prefestivi e di sospendere i congedi per ferie e ordinari al personale. Ai camici bianchi infine viene suggerito l'uso di mascherine al letto di pazienti influenzati per limitare i contagi, anche se la migliore soluzione sarebbe anche suggerire di praticare la vaccinazione al personale sanitario.
Pienone, infine, come ogni giorno da dopo Natale, anche al Cardarelli, dove oltre al tutto esaurito in osservazione breve e alle circa 22 barelle contate tra medicina d'urgenza (16), chirurgia d'urgenza (4) e gastroenterologia (2), si registra la saturazione da settimane dei 22 posti di rianimazione e degli 8 di terapia intensiva post-operatoria.
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