Ex Cirio di Castellammare, il pm:
«Processo per Cesaro e Pentangelo»

Ex Cirio di Castellammare, il pm: «Processo per Cesaro e Pentangelo»
di Dario Sautto
Giovedì 19 Maggio 2022, 14:01 - Ultimo agg. 15:18
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Richiesta di arresto per il senatore Luigi Cesaro e per il deputato Antonio Pentangelo: la Procura presenta nuovo ricorso in Cassazione. E, dopo il Riesame, è attesa la fissazione dell'udienza per discutere la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura. A due anni dagli arresti (poi annullati) dell'inchiesta Olimpo III, il filone investigativo trasmesso dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli alla Procura di Torre Annunziata, continuano i ricorsi sulla vicenda dell'ex area Cirio di Castellammare di Stabia, oggetto secondo l'accusa di una serie di episodi di corruzione per sbloccare i permessi che sarebbero serviti ad autorizzare i lavori di trasformazione dell'insediamento industriale abbandonato di proprietà della Polgre in un quartiere residenziale grazie all'applicazione del Piano Casa.

Una vicenda che ha coinvolto gli ultimi due presidenti della Provincia di Napoli, Cesaro e Pentangelo appunto, oggi entrambi parlamentari di Forza Italia e, per questi fatti, assistiti rispettivamente dagli avvocati De Angelis e Cesarano. Principale indagato, però, è Adolfo Greco, l'imprenditore del latte già condannato in primo grado per estorsione aggravata dal metodo mafioso, che intercettato si presentava come «amico degli amici» e conta una condanna per favoreggiamento a Raffaele Cutolo per l'acquisto del Castello Mediceo di Ottaviano. Secondo l'accusa, Greco avrebbe provato ad «oleare» gli ingranaggi della macchina amministrativa con mazzette per ottenere i permessi e realizzare una speculazione edilizia all'interno dell'ex fabbrica della Cirio.

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Tra ricorsi e controricorsi, gli arresti per tutti gli indagati c'è anche l'ingegnere Antonio Elefante, progettista dell'opera sono stati annullati dal Riesame. In prima istanza, a giugno 2020, in virtù della sentenza Cavallo, che rende inutilizzabili le intercettazioni autorizzate per altri reati. La Cassazione, però, ha annullato quel provvedimento, chiedendo al Riesame di valutare singolarmente i decreti di intercettazione. Poche settimane fa, però, il tribunale della libertà ha deciso di non entrare nel merito, ritenendo che fossero trascorsi due anni dall'emissione delle ordinanze e che non ci fossero più esigenze cautelari, rimandando la decisione al giudice per l'udienza preliminare che nei prossimi mesi valuterà anche la richiesta di rinvio di a giudizio formulata dalla Procura.

La Procura di Torre Annunziata procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Andreana Ambrosino ha presentato nuovo ricorso in Cassazione per chiedere al Riesame di entrare nel merito come scritto dagli stessi «ermellini» lo scorso gennaio, in un botta e risposta sulle misure cautelari che prosegue.

L'ordine di arresto per ipotesi di corruzione e abuso di ufficio nei confronti di alcuni indagati era arrivato due anni fa per fatti che riguardavano il periodo 2014-2015. Secondo gli inquirenti, Cesaro avrebbe intascato una mazzetta da 10mila euro, mentre Pentangelo un orologio di valore consegnato da Adolfo Greco che, in cambio, avrebbe ottenuto dalla Provincia la nomina del commissario ad acta Maurizio Biondi per velocizzare l'iter autorizzativo, invece bloccato dal Comune di Castellammare. Una vicenda per la quale adesso la Procura chiederà il processo, con il capitolo che riguardava il capogruppo regionale Pd Mario Casillo indagato per traffico di influenze illecite già archiviato per prescrizione.

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