Napoli, completata la recinzione anti-vandali della fontana di Monteoliveto

Napoli, completata la recinzione anti-vandali della fontana di Monteoliveto
Martedì 11 Febbraio 2020, 15:21 - Ultimo agg. 19:12
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È stata riconsegnata alla popolazione e alla città di Napoli la fontana di Monteoliveto, situata nell’omonima piazza, completa di recinzione realizzata dall'Asia.

Un provvedimento necessario a causa dei continui vandalismi che la fontana ha subito negli ultimi anni, trovandosi nel cuore della movida del centro storico partenopeo. Il progetto, approvato e seguito, nelle sue fasi di realizzazione, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è stato realizzato, mediante la sottoscrizione di un Accordo con il Comune di Napoli, dall’A.S.I.A., Azienda Servizi Igiene Ambientale di Napoli, attraverso un atto di liberalità finalizzato a mettere in protezione il monumento.



La recinzione in ferro, che si ancora al basamento lapideo della fontana e riprende il disegno della preesistente recinzione ottocentesca, è alta 1,5 m lungo tutto il suo perimetro al fine di lasciare libera la vista del piedistallo con i leoni e le aquile, che sorregge l'obelisco piramidale su cui si erge la statua bronzea di Carlo II di Spagna. La recinzione è modulare e smontabile in caso di necessità. È inoltre dotata di un piccolo cancelletto sul lato interno di Piazza Monteoliveto, dove il basamento ha un altezza minima di 10 cm, al fine di consentire le operazioni di pulizia e manutenzione della stessa.

«La nuova recinzione – dichiarano gli assessori Piscopo e Del Giudice – consentirà di proteggere il monumento. Ringraziamo pertanto l’A.S.I.A., che si è fatta carico della realizzazione della recinzione, la Soprintendenza che ne ha curato e seguito tutte le fasi di realizzazione, nonché il Servizio Valorizzazione della città storica del Comune di Napoli, per l’impegno con il quale ha lavorato alla realizzazione del progetto».



«Quella della fontana è una storia travagliata, almeno quella recente. Dapprima, ha subito davvero tanti atti vandalici che ne hanno deturpato i marmi e poi lo scorso ottobre è partito il cantiere per costruire un’inferriata di contenimento, per salvaguardare il monumento dai vandali, che ritardando il termine dei lavori ha fatto sì che la fontana fosse usata ulteriormente come pattumiera. Anche se la recinzione non ci piace faceva parte del progetto originario ed è l'unica difesa dagli incivili approvata dalla soprintendenza. Ci auguriamo che i soliti vandali non riescano di nuovo a fare danni insozzandola e deturpandola» è il commento del Consigliere Regionale del sole che ride Francesco Emilio Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli.



I lavori della fontana, eretta in onore del re Carlo II di Spagna, iniziarono nel 1668 grazie all'opera di Bartolomeo Mori e Pietro Sanbarberio con la supervisione dell'architetto e ingegnere Donato Antonio Cafaro. Nel 1671 il Mori morì e a lui subentrarono Dionisio Lazzari e Giovanni Mozzetti.

Giunta all'ultimazione, vennero affidati i lavori per la realizzazione della statua in bronzo di Carlo II di Spagna agli scultori Giovanni Maiorino e Giovanni D'Auria su disegno di Cosimo Fanzago. I due però non terminarono l'opera, la cui esecuzione venne affidata a Francesco D'Angelo, che la terminò nel 1673. 

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