Crolli a Napoli, il racconto di Francesca: «Svegliata dal boato, calcinacci sopra la mia stanza»

Crolli a Napoli, il racconto di Francesca: «Svegliata dal boato, calcinacci sopra la mia stanza»
di Gennaro Di Biase
Domenica 16 Giugno 2019, 13:30
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Francesca Marro ha ventitrè anni e un bel sorriso, ma è molto spaventata. Nel primo pomeriggio di ieri, tra le urla dei residenti di Forcella, si trovava nella stretta viuzza dove è avvenuto il nuovo crollo a ridosso di via Duomo: aspettava di sapere da vigili del fuoco e protezione civile se aveva ancora un posto dove dormire. Francesca studia Lettere alla Federico II, è una studentessa fuorisede originaria di Cervinara, paesino dell'avellinese. Abitava da soli due mesi nella stanza del vicoletto San Giorgio ai Mannesi. «Ho temuto il peggio racconta È caduta una parte del palazzo sulla mia stanza. Dormivo. Intorno alle 11 sono stata svegliata da un boato. Poi ho sentito le urla dei condomini». Mentre parla, intorno a lei ci sono gli altri inquilini del quarto piano del civico numero 5. Tutti giovani. Tutti sconvolti.

Che cosa è successo?
«È venuta giù una parte del palazzo. Il crollo è avvenuto praticamente sulla mia stanza. Ho temuto che la caduta di questi pezzi del palazzo potesse far scattare un effetto domino: far crollare il soffitto della mia camera al quarto piano, quindi quello della stanza sottostante, al terzo».

Stavano facendo dei lavori?
«Non ne sono certa. Così mi è stato detto. Il vigile del fuoco ha detto che bisogna capire se continuarli o no. Per fortuna non è venuta giù nessuna parte di intonaco della mia stanza. Ma ci siamo spaventati molto».

Cosa stavi facendo al momento del crollo?
«Dormivo. Erano passate da un po' le 11 e sono stata svegliata da questo enorme boato, subito dopo ho sentito urla provenienti dalle case degli altri condomini del palazzo, che ci invitavano a uscire e a lasciare immediatamente il nostro appartamento. Fortunatamente siamo potuti tornare in casa nel tardo pomeriggio. Dopo aver rimosso il soffitto crollato,i pompieri ci hanno assicurato che nei prossimi giorni si attiveranno per portare avanti ulteriori controlli sulla stabilità del palazzo».

 

Da quanto tempo abiti in vico San Giorgio ai Mannesi?
«Da due mesi circa, ho appena cambiato casa assieme ai miei amici. Avevamo preso di comune accordo la decisione di trasferirci qui».
Sei una studentessa fuorisede quindi?
«Sì. Attualmente pago 250 euro al mese. Sono di Cervinara ma per studiare vivo a Napoli da 4 anni. Sto preparando un esame di letteratura italiana sugli autori della modernità».
Come mai avete scelto proprio questo palazzo?
«Non c'era posto altrove nel momento in cui ci siamo trasferiti. Questa casa era l'unica adatta a tre persone. Siamo sempre stati nei pressi del corso Umberto, ma stavolta ci siamo mossi a maggio, che è un mese difficile per traslocare: le case si liberano a settembre. Noi non sapevamo che due anni fa il palazzo avesse avuto un altro crollo e altri cenni di cedimento. Credo che nemmeno la proprietaria lo sapesse. Sta diventando sempre più difficile trovare casa a Napoli in centro. Tutti si sono messi a fare B&B, e quindi, per noi studenti, o si parla di prezzi esorbitanti, tipo 320 euro per una singola, o niente. E bisogna ripiegare nei vicoli».
g.d.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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