Rubati dipinti e sculture da Villa Livia: arrestati la custode, il marito e i due figli

Rubati dipinti e sculture da Villa Livia: arrestati la custode, il marito e i due figli
Martedì 16 Luglio 2019, 08:36 - Ultimo agg. 17 Luglio, 07:08
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Figurano la custode del Museo Villa Livia di Napoli, suo marito, e anche i due figli minori della coppia, tra i componenti la banda di ladri che, su commissione, hanno trafugato dal Museo diverse d'opere d'arte poi rivendute ad antiquari e collezionisti a cui la donna faceva pervenire un campionario fotografico via WhatsApp. A scoprirlo sono stati i carabinieri del comando tutela patrimonio culturale che hanno eseguito sei misure cautelari (due arresti in carcere, tre ai domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) emesse dal gip di Napoli e dal Tribunale dei Minori.

Le indagini - partite nel 2018, dopo la denuncia del direttore della Galleria - hanno consentito di scoprire che lei rubava, con il marito che le faceva da palo, e i due figli minori portavano il bottino ai due ricettatori i quali a loro volta lo consegnavano agli acquirenti.

Villa Livia è stata usata come set per la fiction «I Bastardi di Pizzofalcone» e per il film «La Paranza dei bambini».

I carabinieri stanno ora perquisendo la abitazioni dei ricettatori allo scopo di individuare recuperare alcune delle opere sottratte al Museo, tra cui figurano 22 dipinti di Scuola Napoletana del XVIII e del XIX secolo, 15 sculture in bronzo, marmi, maioliche e argenti. Tra i vari dipinti e sculture dell'esposizione spicca un capitello in pietra formato da due frammenti con lavorazione a foglie risalente al I secolo a.C., in piena epoca romana. Anche questo rubato e poi recuperato dai carabinieri nelle perquisizioni effettuate il 16 luglio 2018.

La custode aveva «vita facile» in quanto abitava all'interno di Villa Livia e i «clienti», alcuni facenti parte del giro del mercato antiquariale di Napoli, altri invece conosciuti come collezionisti del settore, sceglievano il pezzo pregiato da acquistare e ne concordavano il prezzo. La donna e il marito mettevano a segno il «colpo» e poi della «consegna» se ne occupavano i figli minorenni della donna.

I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono Maria Grazia Mazzarella e Angelo Sarrubi, entrambi di 45 anni; Fulvio e Simone De Luca, rispettivamente di 60 e 23 anni; e i due minorenni. Le misure cautelari sono state notificate tra Napoli, Roma e Capua. 
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