Una perizia balistica per chiarire l'esatta dinamica del duplice omicidio e far luce sulla reale volontà dell'assassino di uccidere quei due ragazzi innocenti. Potrebbe essere giunta a una svolta l'inchiesta sull'omicidio di Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, i due ventenni di Portici ammazzati a Ercolano, in via Marsiglia, la notte del 29 ottobre del 2021. Nei giorni scorsi sono stati realizzati dai carabinieri dei Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma), gli accertamenti balistici richiesti dalla Procura di Napoli. I risultati della perizia verranno depositati nei prossimi mesi rappresentando l'ultimo tassello di un'indagine che rischia di costare l'ergastolo a Vincenzo Palumbo, il camionista accusato di duplice omicidio volontario in carcere da quella notte. Diversi i nodi da sciogliere. Ma il principale riguarda la reale volontà dell'indagato di aver sparato con l'obiettivo di uccidere.
Tullio e Giuseppe, quella notte, si trovano in via Marsiglia, seduti nella loro Fiat Panda ai piedi di un'abitazione privata (la casa di Palumbo).
Per i pm e per i carabinieri le prime indagini hanno accertato che il camionista ha sparato per uccidere, mirando all'auto e facendo leva sulla sua conclamata esperienza nell'utilizzo delle armi. L'indagato però si è subito difeso da questa accusa, affermando di aver esploso quei colpi nel buio a scopo intimidatorio, senza rendersi conto di aver colpito i due ragazzi. Una versione non ritenuta lineare dal giudice che nelle ore successive al massacro dei due ragazzi ha deciso di convalidare il fermo emesso dalla Procura di Napoli. La prova regina della presunta volontà di uccidere di Palumbo potrebbe arrivare proprio dalla perizia dei Ris e dalle indagini balistiche eseguite nei giorni scorsi di cui si avranno i risultati nel giro di qualche mese. Se da quell'accertamento arrivassero conferme a fondamento della tesi dei pm, gli inquirenti potrebbero chiedere il giudizio immediato.