Vaccinare in Campania tutti gli studenti che tra un mese sosterranno, in presenza, le prove di esame per la maturità al termine del ciclo di studi superiori. L'indicazione all'Unità di crisi proviene direttamente dalla Regione: il presidente Vincenzo De Luca vorrebbe così anticipare le procedure vaccinali per la categoria degli studenti delle scuole superiori che diventeranno prioritarie alla fine dell'estate e realizzabili solo alla vigilia del prossimo anno scolastico. Il limite attuale di questa possibilità è la disponibilità di scorte di Pfizer e di Moderna che nei frigoriferi mancano o meglio allo stato sono utilizzate per le altre fasce di età. L'obiettivo sarebbe invece dedicare a questo scopo un open-day promosso su scala regionale in un fine settimana per assicurare almeno la copertura con la prima dose prima delle prove di esame a una platea di 80 mila giovani (di cui 20 mila solo a Napoli). Un progetto realizzabile se la Campania avesse subito la consegna delle circa 100 mila dosi che mancano ancora all'appello nel riparto dei farmaci tra le Regioni e che sono state sottratte nella fase iniziale del piano vaccinale regionale quando le priorità erano gli anziani che in Campania sono meno numerosi che nel resto d'Italia. Adesso la situazione sarebbe capovolta: il target è quello dei giovani e dunque alla Campania oltre al recupero dovuto, andrebbe riconosciuto qualcosa in più.
Il capo di gabinetto della Regione Campania Maurizio Borgo, all'inizio di questa settimana, ha inviato una nota all'indirizzo del commissario di Governo Paolo Figliuolo proprio per prospettare questa necessità e tale finalità ma si tratta di una strada in salita. La forte intenzione politica del governatore De Luca deve per forza misurarsi con i dettagli operativi: senza fiale di vaccini in soprannumero rispetto alle programmazioni attuali sarà molto difficile procedere con la vaccinazione dei maturandi.