Truffe informatiche ai danni delle Srl. Da circa tre mesi a questa parte, le procedure totalmente digitalizzate stanno mettendo a rischio la sicurezza delle imprese partenopee. La vicenda in questione, una volta verificata dalla magistratura, è probabilmente destinata ad avere riverberi non solo a livello giudiziario, ma anche normativo. A denunciarla è Mauro Pantano, commercialista e presidente della Confederazione Imprese e Professioni di Napoli. In buona sostanza, «dall'inizio del 2024, almeno una decina di commercialisti hanno segnalato intrusioni illegittime nei cassetti fiscali delle aziende», esordisce Pantano. Ma non è tutto, perché questa prassi porta, con un paio di Pec e qualche clic, alla «sostituzione dei rappresentanti legali delle aziende stesse, con tanto di cambio di credenziali d'accesso». Alcune denunce sono già partite ufficialmente. Le vittime invocano «più controlli informatici e l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura». La prassi degli accessi illeciti ai cassetti fiscali potrebbe avere ripercussioni importanti in un settore particolarmente florido per le imprese: quello delle tantissime società che si occupano dell'acquisizione e della cessione dei crediti d'imposta.
La procedura
Facciamo però un passo indietro. Come si realizzano questi tentativi di truffa? Non serve essere un hacker per aggirare il sistema. Basta qualche clic, come sottolineato da Pantano. Tutto parte dalla richiesta di una «visura camerale di una società che nel proprio cassetto fiscale ha dei crediti che può utilizzare o cedere spiega lui stesso - E stiamo parlando di un'operazione che costa appena 7 euro». Poi, si passa alla fase due del tentativo di accesso al cassetto fiscale, che consiste nell'invio di una Pec al Registro delle Imprese. «Chi intende accedere illegittimamente al cassetto fiscale di una Srl - argomenta Pantano - trasmette poi online il verbale dell'assemblea ottenuto dalla visura camerale, dichiarando che in quella circostanza sarebbe avvenuta la nomina di un nuovo rappresentante legale dell'azienda. Una volta elaborata la pratica arriva quindi l'ok da parte del Registro delle Imprese, che è in capo alla Camera di Commercio».
L'ente dunque inoltra sulla Pec della società il cambio amministratore.