Inchiesta sugli scarichi termali, assolto il senatore De Siano

Inchiesta sugli scarichi termali, assolto il senatore De Siano
di Massimo Zivelli
Venerdì 1 Dicembre 2017, 13:33
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Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. Non ha commesso alcun reato il senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia e delfino di Berlusconi in Campania, che questa mattina è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Ischia, Alberto Capuano, perché non aveva alcun ruolo nella vicenda che due anni fa portò al sequestro degli scarichi termali di uno degli alberghi di proprietà dei suoi famigliari. Una multa di 10mila euro a testa è stata invece comminata per reati di tipo amministrativo, al fratello Di De Siano, Michele, consigliere comunale a Lacco Ameno ed alla signora Lucia Castagna, nella loro qualità di amministratori delle società che gestiscono l’albergo San Montano, la struttura a cinque stelle dove nell’estate del 2015 a seguito di un controllo ordinato dalla Procura nell’ambito della maxi inchiesta sugli scarichi termali non autorizzati, vennero sequestrati gli impianti di deflusso delle acque delle piscine termali.

Il sequestro al San Montano, non fu certamente il primo (i primi provvedimenti a firma del pm Cannavale risalivano già all’estate precedente ed avevano interessato una serie di alberghi nella zona di Forio), ma il fatto che l’albergo fosse di proprietà dei famigliari del senatore azzurro, fece molto clamore e venne dato ampio risalto alla notizia, nonostante da un punto di vista tecnico, il sequestro fosse davvero ben poca cosa non comportando la chiusura dell’intera struttura in piena estate. Raggiunto telefonicamente all’estero – dove si trova in questi giorni per questioni personali – il senatore De Siano si è detto soddisfatto della sentenza. “Era chiaro dagli atti prodotti che io non avessi niente a che fare con la gestione degli alberghi di proprietà dei miei famigliari e che quindi non ho avuto alcun ruolo in nessuna vicenda o contenzioso. Ho sempre avuto fiducia nell’operato della magistratura e oggi devo sottolineare con soddisfazione che i giudici hanno saputo leggere bene gli atti prima di arrivare alla sentenza che mi assolve in tutto e per tutto”.
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