Inchiesta Universiadi, il «giallo» del prefetto: lasciò l'incarico per il no alle navi

Inchiesta Universiadi, il «giallo» del prefetto: lasciò l'incarico per il no alle navi
di Leandro Del Gaudio
Sabato 16 Novembre 2019, 08:30 - Ultimo agg. 13:10
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Per lei non c'erano dubbi: la Mostra d'Oltremare era la sede ideale per un evento da organizzare con tempi ristretti. Vicina allo stadio San Paolo, luogo degli allenamenti e della cerimonia di inaugurazione e di chiusura, lontana dal traffico del centro, ma soprattutto «chiuso», protetto. Altro che porto di Napoli, per il prefetto Luisa Latella: è stata la prima a girare le spalle alle universiadi, tanto da risultare anche una delle prime testimoni ad essere ascoltate nel corso dell'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli.

Ricordate il caso del prefetto Latella? Pochi mesi alla guida della cabina di regia nell'organizzazione del grande evento sportivo, poi le dimissioni, in dissenso con alcune scelte strategiche dei vertici regionali. Un punto controverso su tutti riguardava la location del villaggio olimpico, che - fatto non secondario - diventa il cuore dell'inchiesta condotta a Napoli dai pm del pool mani pulite. E la posizione del prefetto Latella era stata in qualche modo espressa anche in sede di audizione dinanzi alla commissione trasparenza della Regione, rispondendo alle domande della presidente Valeria Ciarambino.

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Ma torniamo al caso giudiziario. Inchiesta condotta dai pm Francesco Raffaele e Henry John Woodcock, sotto il coordinamento del procuratore Giovanni Melillo, si lavora sull'appalto che ha consentito a due compagnie di navigazione di allestire il villaggio turistico al porto di Napoli, a dispetto della richiesta del comune di puntare sulla Mostra d'Oltremare.

Un punto controverso sul quale è intervenuto in una nota il vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola: «Voglio precisare che non ho mai viaggiato o stazionato su navi da crociera in tutta la mia vita. Di nessuna compagnia crocieristica. Ho già detto della mia assoluta e verificabile estraneità alle complesse procedure e conseguenti decisioni che hanno portato all'individuazione delle strutture alberghiere ospitanti gli atleti delle Universiadi. Confermo altrettanta estraneità alle procedure che hanno consentito l'individuazione delle navi da crociera per completare il villaggio degli atleti. Lo preciso solo per amore di verità, avendo totale fiducia negli organi preposti all'evento e sono assolutamente convinto che hanno operato con correttezza e rispetto delle leggi. Mi sono battuto in ogni sede e pubblicamente contro la follia di sistemare nel rovente mese di luglio migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo nei containers alla Mostra d'Oltremare, che ci avrebbero coperti di vergogna a livello internazionale, oltre che devastare un bene prezioso del nostro patrimonio architettonico e culturale come la nostra stupenda Mostra. Confermo piena fiducia nell'indagine in corso essendo tra i primi interessati a fare chiarezza ed evitare nessi con fatti illeciti per un evento come le Universiadi di Napoli, del quale siamo e dovremo continuare ad essere fieri».

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Difesa dal penalista Giuseppe De Angelis, Annapaola Voto ha sostenuto alcuni giorni fa un lungo interrogatorio dai pm, nel corso del quale ha respinto l'accusa di aver fatto sponda tra le richieste politiche di Bonavitacola, gli uffici della Msc e di una compagnia di viaggi nei pressi di piazza Municipio. Sempre tramite il suo legale De Angelis, la Voto spiega: «Il mio coinvolgimento in questa vicenda mi addolora profondamente, sono un tecnico che ha lavorato in assoluta trasparenza, insieme a tanti altri per il buon esito dell'evento, secondo un piano di intervento predeterminato. Sono sicuro che la magistratura, in cui ripongo assoluta fiducia, sarà in grado di accertare la correttezza del mio ruolo».

E sono di carattere difensivo tutti gli interventi registrati ieri. A partire proprio dalla compagnia di navigazione: «Msc Crociere precisa che il signor Gianluigi Aponte (difeso dall'avvocato Alfonso Maria Stile, ndr), fondatore ed executive chairman del gruppo Msc, è totalmente estraneo ai fatti cui si fa riferimento non avendo avuto alcun ruolo in questa vicenda. Anche la società si dichiara estranea ai fatti contestati, esprime piena fiducia nelle autorità competenti e rimane a loro disposizione per fornire ogni chiarimento che fosse necessario relativamente alla propria partecipazione alla gara pubblica di appalto indetta dall'Agenzia Regionale per le Universiadi con oggetto le Universiadi 2019, secondo il Codice degli Appalti Pubblici». Verifiche in corso anche sul presunto uso della suite nel grand hotel di Salerno da parte di Bonavitacola, in una vicenda che vede indagato l'amministratore Rocco Chechile (difeso dal penalista Bruno Von Arx), a sua volta pronto a difendersi dall'accusa di corruzione, nel filone salernitano dell'inchiesta universiadi.

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