Infertilità, diagnosi in ritardo: così le coppie rischiano di non avere figli

Infertilità, diagnosi in ritardo: così le coppie rischiano di non avere figli
Giovedì 14 Ottobre 2021, 18:56 - Ultimo agg. 19:53
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Trascorrono in media 4,2 anni da quando le coppie chiedono aiuto fino a quando entrano in un centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma). Il ritardo è molto spesso legato alla mancanza di un chiaro e omogeneo percorso diagnostico e terapeutico. Se ne è parlato nel corso del Congresso nazionale della Società italiana di riproduzione umana (Siru) a Napoli. «Una grave lacuna - sostiene Antonino Guglielmino, ginecologo presidente Siru - che può compromettere l'esito dei trattamenti, considerando che le donne accedono alla Pma in media a 36,7 anni d'età, quando cioè hanno solo una possibilità su cinque di successo. Inoltre, il ritardo legato ad una cattiva gestione delle coppie con problemi di infertilità non risponde ad una adeguata sostenibilità del Servizio sanitario nazionale». La carenza di Linee guida nel settore è collegata ai percorsi necessari per ottenere una diagnosi effettiva. 

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