Coronavirus, Asl Napoli rassicura: «Nessuno combatte a mani nude contro la malattia»

Coronavirus, Asl Napoli rassicura: «Nessuno combatte a mani nude contro la malattia»
di Melina Chiapparino
Martedì 25 Febbraio 2020, 13:11 - Ultimo agg. 15:43
2 Minuti di Lettura
«Nessuno è “a mani nude" contro il virus”». Parola di Ciro Verdoliva, manager dell'Asl Napoli 1 che ha risposto con una nota ufficiale alla lettera dei medici dell'ospedale San Giovanni Bosco. I sanitari hanno scritto nero su bianco i loro disagi e protocollato il documento presso la direzione ospedaliera, ieri mattina, dopo aver assistito un caso sospetto di Coronavirus.

La vicenda ha riguardato un 19enne proveniente da Milano che in seguito al ricovero ospedaliero, è risultato negativo al test specifico da Coronavirus. Nella lettera i medici raccontano di aver isolato il giovane all'interno di una stanza per le ecografie, trovandosi sprovvisti di un'area per l'isolamento. Tra i "deficit" segnalati nella lettera si apprende anche dell'insufficienza di mascherine ad alto filtraggio per tutti i sanitari del pronto soccorso e vengono segnalate anche insufficienze di forniture come i guanti.

«Dichiarare una cosa simile non solo significa mentire, ma è anche da irresponsabili perché si genera solo allarmismo e psicosi e si distrugge il lavoro di centinaia di professionisti che - unitamente alla direzione strategica aziendale - lavorano senza sosta per affrontare l’attuale scenario conseguenziale al COVID-19» recita la nota di Ciro Verdoliva, che stigmatizza le dichiarazioni rese nella lettera.

«Il presidio San Giovanni Bosco - sottolinea Verdoliva – ha in dotazione presidi di protezione individuale come tutte le altre strutture di competenza di quest’azienda, anche prima dell’allarme COVID-19. Si può immaginare una carenza solo se si pretende che tutti, sempre ed indistintamente, debbano indossare mascherine e camici monouso o altri dispositivi».

«Nel caso del COVID-19 questi presidi di protezione individuale devono essere invece indossati dagli operatori sanitari che lavorano in aree “a rischio” e non indistintamente da tutto il personale-sottolinea il manager - nel rispetto delle ordinanze già emanate dal Ministero della Salute e dell’ordinanza n°1 del 25.02.2020 a firma del Presidente della Giunta della Regione Campania ed in coerenza a quanto dettato dalle “linee guida operative per l’identificazione/gestione dei casi sospetti e accertati di infezione da coronavirus (2019-nCoV)».

«Rispetto il lavoro di chi è in prima linea come i medici e tutti gli operatori del San Giovanni Bosco - ha dichiarato questa mattina Verdoliva si microfoni di radio CRC-entro venerdì il presidio sarà dotato di un'area di isolamento ma occorre attenersi alle linee guida e comprendere che le mascherine specifiche ad esempio non vanno date a tutti gli operatori ma solo a chi è a contatto coi casi sospetti »
© RIPRODUZIONE RISERVATA