Mare sporco a Napoli: schiuma e rifiuti da Posillipo a Marechiaro, è caccia allo scarico abusivo

Mare sporco a Napoli: schiuma e rifiuti da Posillipo a Marechiaro, è caccia allo scarico abusivo
di Gennaro Di Biase
Domenica 21 Giugno 2020, 09:30 - Ultimo agg. 09:33
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Finisce la quarantena, ricomincia l'emergenza inquinamento nelle acque del Golfo di Napoli. «Posillipo ormai sembra Licola. Da più di 10 giorni, fino alle 12 quando si alza il maestrale, c'è una schiuma che rende il mare letteralmente non balneabile. Credo sia roba che viene dalla fogna, ci sarà qualche scarico abusivo. Non solo lavoro qui, ma ci vivo anche e posso assicurare che durante il lokdown il mare sembrava la Costa Smeralda. Sinceramente, non vedevo queste acque così sporche da tanti, tanti anni». Racconta molto questo sfogo di Dario Liguori, responsabile del Lido Sirena a Posillipo. Il nuovo mondo pensato durante la pandemia si allontana ogni giorno un po' di più, a giudicare dallo stato delle acque partenopee di questi giorni denunciato anche dai Verdi. «Mare sporco e scarico anche nel Porticciolo», dicono dall'Associazione Borgo Marechiaro. In più, cittadini e balneatori continuano a denunciare «mostruosi assembramenti nelle spiagge libere».
 

 

L'unica lezione certamente positiva del virus, insomma, non sembra essere stata recepita. Scene simili a Posillipo non si registravano da più di un lustro. Melma beige, schiuma bianca, detriti di immondizia, bagnanti che si guardano bene dal tuffarsi e se la cavano contro il sole con docce o spruzzini: lo specchio d'acqua di mattina è un incubo. «Può darsi che questo fenomeno sia dovuto all'esondazione di una fogna troppo piena prosegue Liguori Fatto sta che i clienti vengono qui e non si possono fare il bagno. E questo si aggiunge ai danni economici che ci ha portato il virus. Stiamo contando 180 accessi al giorno, ma quotidianamente circa 20 persone se ne vanno dopo aver visto la sporcizia in acqua. Altri si fanno solo la doccia, come a Licola o a Varcaturo. Una cosa del genere a Posillipo è inaccettabile». Sos melma a parte, c'è un'altra contraddizione di questa strana estate post-Covid, sollevata dal consigliere della I Municipalità Gianni Caselli: «Nella spiaggia libera della Monache di fianco al Sirena stanno tutti assembrati. La molizia municipale sta facendo controlli, ma non ha giurisdizione sulla spiaggia. Ho allertato la Guardia Costiera». «In acqua si notano grosse chiazze - commenta Caselli con il consigliere regionale Francesco Borrelli - È probabile si tratti di uno scarico fognario. Un inquinamento che danneggia anche i titolari dei lidi, che perdono appeal se il mare è così sporco. Abbiamo denunciato il fenomeno alle autorità e abbiamo chiesto un'attenta verifica per scoprire l'origine dell'inquinamento». 
 

Folla sugli scogli, acqua torbida dal lato del Porticciolo, e scarichi anche a Marechiaro. «Ogni giorno assistiamo ad assembramenti mostruosi e impressionanti sulla spiaggia libera e sugli scogli - dice Sergio Mannato, presidente dell'Associazione Borgo Marechiaro - Essendo chiuse Gaiola e Riva Fiorita, vengono tutti qui. Migliaia di ragazzi al giorno. Sul lido c'è il contingentamento degli accessi per le norme anti-Covid e poi c'è il delirio in spiaggia libera. I vigili fanno quello che possono nella ztl, ma i controlli in spiaggia spetterebbero alla Capitaneria. Il mare è più sporco anche qui. L'acqua è torbida. L'affondamento di un barcone 3 giorni fa non ha certo contribuito, ma non è l'unica cosa.
L'Abc ieri ha controllato gli scarichi fognari in zona. Ce n'è uno che scende a mare, nel Porticciolo, e sversa liquido opaco». 

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