Matrimoni dal 15 giugno, a Napoli boom di riprogrammazioni per l'incognita coprifuoco

Matrimoni dal 15 giugno, a Napoli boom di riprogrammazioni per l'incognita coprifuoco
di Elena Romanazzi
Martedì 18 Maggio 2021, 07:30 - Ultimo agg. 20:03
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C'è chi ha gettato la spugna rinunciando alle nozze. Ci sono coppie invece che si sono sì sposate, ma senza fare la festa aspettando tempi migliori. Il wedding è uno dei settori più danneggiati dalla pandemia e soprattutto dal coprifuoco imposto fino alle 22 fino a questa settimana, per poi passare dal 7 giugno alle 24 ed essere eliminato del tutto dal 21 giugno. Una notizia che ha riacceso la speranza negli operatori del settore. Anche se resta confermata la data del 15 giugno per la ripresa dei ricevimenti per i matrimoni. 

Marco Esposito, 47 anni di Napoli, è uno dei responsabili dell'Aloha Eventi srl, una società che gestisce gli eventi (fiction, matrimoni e non solo) in una delle ville più suggestive di Napoli, Villa Fattorusso, anche conosciuta come Rocce Verdi a Posillipo.

Oltre a questa organizzazione matrimoni con anche spettacoli dal vivo a Villa Scalera e Villa Punta Pennata, entrambe a Bacoli. «Siamo in attesa delle decisioni dell'esecutivo - spiega Esposito-  vediamo che succede, siamo in ginocchio abbiamo già riprogrammato 130 feste di nozze, tutte prenotate da tempo che si sarebbero dovute tenere da dopo pasqua a maggio, ora stiamo cercando di sistemare quelle dal 1 al 15 giugno e sono 45 matrimoni, va trovata una soluzione». Abbiamo perso - aggiunge Esposito - 4 milioni di fatturato, ristori si sa come è andata la partita visto che chi, come noi aveva fatturati altri ha ottenuto poco o nulla. A questo si aggiunge la beffa dei contratti, le caparre da restituire per chi aveva prenotato le nozze e poi tutto è saltato. «Siamo disperati - aggiunge - devono sbloccare la situazione». Il 21 maggio - racconta ancora - era fissata una festa a nella villa di Posillipo con 120 invitati e di questi ben 96 erano vaccinato con la doppia dose, ed è saltato quando alla fine proprio per chi è vaccinato si poteva tranquillamente tenere la festa fino ad oltre le 22. Questa incertezza - conclude - è un danno enorme. Gli sposi di questo caso hanno preferito rinunciare. 

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Il governatore De Luca per la ripartenza del settore in attesa delle decisioni dell'esecutivo ha emanato una ordinanza proprio legata al wedding in modo tale da essere subito pronti. Regole chiare all'aperto, al chiuso, distanziamento. L'ordinanza prevede il rilevamento della temperatura corporea nei locali che ospitano le cerimonie, la registrazione degli invitati e di tutti i partecipanti, oltre all'areazione dei locali. I ricevimenti potranno svolgersi anche al chiuso, a patto che i tavoli vengano disposti «in modo da assicurare il distanziamento di almeno 1,50 metri tra i clienti di tavoli diversi». La distanza è di 1 metro, invece, negli spazi all'aperto. «Il distanziamento tra i tavoli può essere ridotto solo ove si utilizzino - si legge nell'ordinanza - barriere fisiche di separazione ovvero per gruppi di persone in possesso di Card vaccinale o di altra certificazione di avvenuta vaccinazione completa, o di titolo anticorpale immunizzante». La norma vale anche per coloro che dimostrino di aver eseguito «un tampone molecolare antigenico o comunque con prelievo con esito negativo, entro le 48 ore che precedono il ricevimento».

«C'è voglia di matrimonio - spiega il patron di Tutto Sposi Lino Ferrara - abbiamo moltissime richieste, la fiera virtuale si è improvvisamente risvegliata. L'ordinanza firmata da De Luca ha messo di buon umore le coppie». Ed ora anche l'annuncio dell'eliminazione del coprifuoco. «Solo a Napoli - spiega il presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo - venivano organizzate 7mila feste all'anno, oltre 22mila in tutta la Campania rendendo la Regione seconda nella classifica nazionale dietro la Lombardia per matrimoni e relative feste celebrate. Ora è il momento di ripartire anche se per lo stop al settore almeno 4mila imprese campane sono state costrette a chiudere». 

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