Mattarella, ecco i premiati: «Eroi del "bene comune"»

Sono 56 gli insigniti dal capo dello Stato persone che si sono distinte sul territorio

La premiazione di Caccavale
La premiazione di Caccavale
di Giuliana Covella
Giovedì 29 Giugno 2023, 09:33
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«Un segnale importante fare qui la cerimonia, perché riconoscere questi meriti in un luogo di giovani è significativo. Come il messaggio di chi ha dato la vita da deportato». Così il prefetto Claudio Palomba in apertura della cerimonia nell'aula magna del Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio, per la consegna delle onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica concesse dal Capo dello Stato a 56 cittadini dell'area metropolitana di Napoli che si sono distinti nel campo delle lettere, arti, economia, attività sociali. Durante la mattinata sono state consegnate inoltre le medaglie d'onore alla memoria ai familiari di 11 cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti. «Questa è una giornata che premia lunghe carriere di volontariato - ha aggiunto Palomba - un messaggio importante di osservanza della nostra Costituzione con valori di difesa della patria specie per le forze dell'ordine che ricevono il premio insieme a undici medaglie d'onore in un momento difficile come quello che stiamo vivendo in Europa con il conflitto tra Russia e Ucraina che ci riporta indietro negli anni».

Ad aprire la cerimonia la Fanfara del X reggimento carabinieri Campania, cui è seguito l'intervento del rettore della Federico II Matteo Lorito, anche lui premiato a metà giugno a Salerno col titolo di commendatore: «Un bel segnale per i nostri giovani perché riguarda persone che si sono impegnate per il bene comune, che si sono spese per Napoli e per la comunità nazionale. In più in un polo universitario come quello di San Giovanni che da insediamento industriale in un luogo difficile è diventato simbolo di riqualificazione e rigenerazione». Vigili del fuoco, carabinieri, poliziotti, finanzieri, ma anche medici, avvocati, imprenditori tra i premiati. A essere insigniti del titolo di cavaliere Giovanni Biscione, responsabile della Bnl, Vincenzo Donzelli, funzionario del ministero della difesa all'aeroporto di Capodichino, Cesare Forte, colonnello della Guardia di finanza, Ugo Gaetano, colonnello dell'Esercito, Rosario Martusciello, capo reparto vigili del fuoco, Tommaso Pintauro, vice questore aggiunto commissariato di Barra, Maria Pia Rossignaud, direttrice della rivista di cultura digitale Media Duemila per la quale decisivo, nel panorama italiano e internazionale, è stato il contributo nella comprensione anzitempo di potenzialità e rischi dell'intelligenza artificiale; Carmine Nolo, artigiano barbiere "forbice d'oro" che gli è valso il titolo di campione del mondo. L'onorificenza di ufficiale è stata assegnata tra gli altri a Giuseppe Caccavale, avvocato e direttore artistico del Teatro Augusteo, che ha ricordato il papà scomparso Francesco e la storica attività di famiglia nata nel 1914: «Siamo da sempre impegnati nel sociale oltre ad essere un presidio di cultura con una forte componente della tradizione napoletana, tante le nostre iniziative per chi non ha la possibilità di andare a teatro»; Paolo Monorchio, chirurgo pediatrico all'ospedale Santobono e presidente del Comitato provinciale Croce Rossa, che ha dedicato il premio «a familiari, volontari, medici, bambini e tutte le persone in difficoltà»; Gaetano Romano, luogotenente dell'Arma dei carabinieri, Michele Spina, questore di Cosenza. Il titolo di commendatore è andato invece a Gaetano Cupello, vice prefetto vicario di Napoli, Pasquale Loria, dirigente generale della presidenza del Consiglio dei ministri, Pietro Vella, ammiraglio ispettore, direttore marittimo della Campania e comandante del Porto di Napoli. Tra gli insigniti infine delle medaglie d'onore alla memoria a deportati e internati nei lager: Pasquale Giura, Pasquale Iannone, Mario Miale, Paolo Schiano, Alfredo Velotto e Vincenzo Zullo.

Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Gaetano Manfredi, che ha premiato insieme al prefetto diversi testimoni di impegno civile; il questore Alessandro Giuliano; l'assessore regionale alla legalità Mario Morcone, che ha portato il saluto del governatore Vincenzo De Luca, ricordando che «questa è un'occasione in cui mettiamo in luce l'impegno di tanti che lavorano e sono eccellenze della collettività».

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Mentre per il sindaco si tratta di «riconoscimenti importanti della nostra Repubblica, dove impegno civile e contributo alla comunità sono il segno della democrazia. Ma anche un riconoscimento per il Paese di chi testimonia i principi della Costituzione applicandone i valori nella vita quotidiana». Manfredi ha poi sottolineato come l'ateneo di San Giovanni sia un «luogo che rappresenta la trasformazione di un quartiere che ha sofferto l'industrializzazione e che oggi è un grande polo di ricchezza per una nuova economia basata su sviluppo e innovazione.

La testimonianza di chi oggi viene premiato è il passaggio migliore di testimone per il futuro di questi giovani», ha concluso.

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