L'ira del sindaco Gaetano Manfredi - se anche a modo suo, vale a dire ammorbidita da toni soft - questa volta traspare tutta ed è indirizzata verso il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità. In particolare verso Ansfisa, acronimo che sta per Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali. E l'insoddisfazione dell'ex rettore è dovuta al balletto dei collaudi dei nuovi treni per la Linea 1 dove - secondo il sindaco - il via libera tarda ad arrivare frenando così l'entrata in esercizio dei nuovi treni per iniziare a pensionare quelli attuali che hanno superato i 40 anni e sono a fine corsa. Per il sindaco si sta perdendo troppo tempo prezioso, soprattutto se si considera che sono 40 i nuovi treni da battezzare nel giro di un paio di anni per dare alla metro linea 1 di Napoli la dignità di un mezzo di trasporto che funziona e non ricordarlo soltanto come Il metrò dell'arte. Ma se non si rompe il ghiaccio con il primo sì al collaudo - che non si sblocca da un anno, siamo a luglio dell'anno scorso - sarà difficile collaudare più rapidamente gli altri treni. In questa cornice viene fuori l'ira di Manfredi. «I collaudi - dice il sindaco - stanno andando avanti con esito positivo, ma ci sono continue richieste di documentazione. Ho sottolineato al Ministero che bisogna agire con più velocità perché è chiaro che la sicurezza è il primo fattore ma quando diventa burocrazia allora non va più bene e dunque sono convinto che ci sarà un'accelerazione nelle prossime settimane per chiudere il collaudo e avviare la messa in linea». Dunque un Manfredi amareggiato perché la convinzione di poter regalare ai napoletani almeno uno dei treni nuovi per questa estate era forte. Invece il rischio che il primo battesimo slitti all'autunno è abbastanza grosso.
Una odissea che inizia il 20 luglio del 2021 quando il treno in questione alle prime uscite subisce un incidente, un principio di incendio sul tetto di uno dei vagoni.
«La funicolare di Chiaia - racconta Manfredi - è arrivata al limite del tempo d'esercizio e dunque necessariamente dovrà chiudere considerando che già ci sono state delle proroghe. Cercheremo di ridurre al minimo il tempo di chiusura cosicché i disagi siano limitati a un periodo non troppo lungo». La chiusura arriverà a inizio del prossimo anno, il sindaco e la sua squadra - a iniziare dall'assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza - si stanno organizzando affinché i lavori partano assieme alla chiusura cioè che non ci siano discrasie tra la chiusura e la cantierizzazione che allungherebbero e di molto i tempi. Di qui l'accelerazione sulla gara d'appalto.