Movida a Napoli, l'ultima mossa: arriva il sindaco del by night ma è rischio deregulation

Movida a Napoli, l'ultima mossa: arriva il sindaco del by night ma è rischio deregulation
di Luigi Roano
Giovedì 16 Giugno 2022, 11:00 - Ultimo agg. 16:09
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Un Qr Code allegato alla concessione e collegato ai tablet dei vigili urbani per contrastare tavolino selvaggio via satellite. Alta tecnologia per controllare che non ci siano esondazioni dagli spazi assegnati. La Consulta della notte con il coordinatore dell'organismo nominato dal sindaco Gaetano Manfredi per mediare con chi trasforma il divertimento notturno in movida selvaggia. Provvedimento approvato dal Consiglio comunale l'ultimo giorno di febbraio. Si tratta di un organismo misto pubblico privato dove Istituzioni ed esercenti e il popolo della notte siederanno allo stesso tavolo per andare oltre le regole e darsi un codice di autodisciplina. Un pacchetto di sanzioni pesanti per chi non si adegua. Questo è il Regolamento per la serena a civile convivenza tra cittadini, pubblici esercizi e Comune. Un testo con pochi articoli e che si integra con il Regolamento di sicurezza urbana - anticipato da Il Mattino - dove si mette mano a tutte le angherie e i soprusi - non solo amministrativi - della vita quotidiana e notturna: dai parcheggiatori abusivi alla vendita di alcol ai minori passando per la prostituzione e molto altro. Perché viene fuori adesso? Domani scade l'ordinanza del sindaco, uno strumento emergenziale che ha contrastato questi fenomeni e che non può essere reiterato e c'è il rischio del liberi tutti nel primo weekend post-ordinanza. Ed è scattata la corsa contro il tempo per portare oggi i due regolamenti nelle Commissioni consiliari competenti presiedute da Luigi Carbone e Pasquale Esposito per farli approvate domani in giunta. Da li poi passeranno al vaglio dell Consiglio comunale dove potranno essere emendati. Percorso lungo - ben oltre la scadenza dell'ordinanza - tuttavia se il documento sarà approvato in giunta il peso politico in seno alla «Consulta della notte» sarà tale da arrivare a quel codice di autoregolamentazione che Carbone sintetizza così: «Le regole ci sono ma non sono sufficienti, basta pesare all'ordine pubblico che non è di competenza del Comune: noi dobbiamo avere il potere impositivo delle regole ma quello che serve è un codice di autodisciplina condiviso che vada oltre le stesse regole. Patti con i privati cittadini, patti tra Istituzioni e tra Istituzioni e privati questo il percorso che dobbiamo seguire. In questo modo emergerà alla luce anche chi non si adegua e lo isoleremo». Il percorso amministrativo e politico finirà non prima della metà di luglio, la scommessa è far funzionare questi patti già da domani. Ieri - al riguardo - c'è stato un vertice tra gli assessori Antonio De Iesu (Legalità) e Teresa Armato (Attività produttive) con i presidenti delle Municipalità ai quali sono stati illustrati i due Regolamenti. Prima ancora i due assessori hanno condiviso con gli operatori del settore gli stessi regolamenti. Vedremo domani sera che aria tirerà nelle zone della movida. 

Il garante della Consulta della notte avrà il compito di rappresentare l'amministrazione sul tema della movida «e sarà l'interfaccia tra residenti, gestori e associazioni datoriali».

Nello specifico al tavolo della Consulta sono autorizzati a sedere i «rappresentanti dei comitati dei residenti, delle associazioni dei giovani e di quelle degli operatori economici, nonché dalle Municipalità interessate». Sostanzioso il capitolo sui Patti finalizzati al raggiungimento di un obiettivo comune la vivibilità da centrale con il «contemperamento di interessi pubblici con il diritto all'iniziativa commerciale ed imprenditoriale privata e dell'occupazione lavorativa da essa indotta». La cautela è massima perché - come è noto - sugli orari di apertura e chiusura dei locali c'è stat da tempo la liberalizzazione di qui ancora una volta il richiamo al senso di responsabilità. Di qui la volontà di siglare «appositi protocolli tra i principali soggetti pubblici e privati coinvolti sul campo quali, ad esempio, la Prefettura, l'Asl, le associazioni dei Pubblici esercizi, soggetti che si occupano di presidio del territorio, allo scopo di produrre un'azione sinergica per l'adozione di efficaci programmi, interventi e regole in autodisciplina in specifiche materie come quali la sicurezza integrativa, la circolazione, anche, pedonale e l'igiene pubblica». A proposito di sicurezza, l'idea è quella di coinvolgere i privati o degli steward della notte che fungano da negoziatori e pacificatori verso chi prova ad ubriacarsi o già lo ha fatto, tenere a bada i molestatori e tutto il bestiario di certe notti napoletane. E in questo speciale elenco un posto d'onore lo occupa chi vende 5 Spritz a 2 euro, veleno puro che se va poi nelle gole dei minori li porta dritti in rianimazione. La moral suasion verso i titolari dei locali somiglia molto a un pressing fortissimo. 

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Tra i guasti della vita notturna - specie nei fine settimana - c'è' la brutta abitudine di diffondere musica al altissimo volume verso l'esterno ben oltre la mezzanotte. Le sanzioni al riguardo sono multe salate e chiusura dei locali. Con l'entrata in vigore dei regolamenti i gestori saranno invitati a dotarsi di fonometri per verificare i decibel che rimbombano all'esterno. 

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