Movida a Napoli, scatta il “liberi tutti”: decade l'ordinanza, weekend a rischio

E a Napoli è emergenza movida

Movida a Napoli, scatta il “liberi tutti”: decade l'ordinanza, weekend a rischio
di Luigi Roano
Martedì 14 Giugno 2022, 23:57 - Ultimo agg. 15 Giugno, 16:25
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Venerdì 17 scade l’ordinanza del sindaco per frenare la movida violenta e la vendita di alcol ai minori, ordinanza non reiterabile in quanto emergenziale: cosa accadrà nel prossimo fine settimana? Scoppierà di nuovo il liberi tutti? Vigili urbani e forze dell’ordine come opereranno ciascuno per le sue competenze? A Palazzo San Giacomo sanno di essere in ritardo nell’approvazione di due strumenti fondamentali per uscire dall’ambito dei provvedimenti emergenziali ed entrare nell’ordinarietà. Si tratta del “Regolamento di sicurezza urbana” e del “Regolamento del commercio” i due strumenti istituzionali per mettere in campo regole stringenti e permanenti. In questa cornice va ricordato che da più lustri in Comune nessuno ha messo mano a queste problematiche.

Per esempio, il “Regolamento di sicurezza urbana” con il quale lo Stato ha dato ai sindaci più poteri per contrastare le illegalità - come quelle che commettono i parcheggiatori abusivi - langue dal 2017 nei cassetti di Palazzo San Giacomo. E quello del Commercio è datato di almeno una decina di anni. Si spiega anche così il dilagare di “tavolino selvaggio” al netto dei decreti anticovid, emanati in stato di emergenza e che concedevano più spazio a gratis agli esercizi commerciali. In questa cornice la giunta guidata dal sindaco Gaetano Manfredi si trova ad operare.

E in questo senso il ritardo ha una sua giustificazione purché nell’ambito di 30-40 giorni come promettono dal Municipio. Dove è scattata una corsa contro il tempo per approvare entrambi i regolamenti almeno nelle Commissioni competenti a strettissimo giro per poi approvarli in giunta e arrivare in Consiglio comunale, che è sovrano sulle materie, anche con un accordo politico tra le forze di maggioranza e chissà anche con le opposizioni. La data segnata in rosso da Manfredi per l’approvazione e l’entrata in vigore dei regolamenti è metà luglio subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2022-2024. Resta da capire come affrontare questo mese “senza regole”: come si sta muovendo il Comune?

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L’approvazione nelle Commissioni dei regolamenti - soprattutto se avvenisse già venerdì come qualcuno auspica in Comune - non sarebbe ancora un atto amministrativo, ma di sicuro avrebbe la dignità di un forte atto politico con il quale presentarsi al cospetto degli operatori e stabilire con loro una sorta di moral suasion. Per chiedere loro di applicare i regolamenti pur non avendo ancora il crisma della formalità. Oppure continuare a osservare le regole dettate nell’ordinanza che decade il 17. In sostanza, in Comune chiede un atto di responsabilità. Un patto sociale che avrebbe come fine tenere la movida sotto controllo. Una strategia che può starci, gli stessi esercenti ci guadagnerebbero se in strada - in questo mese senza regolamenti - schiamazzi o episodi molesti legati soprattutto alla vendita di alcol, ancora di più se ai minori, calassero di numero. Una autoregolamentazione «per l’incolumità pubblica, ovvero per la tutela dell’integrità fisica delle persone e le regole atte a tutelarla» si legge in un passaggio del “Regolamento di sicurezza urbana”

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Sempre in questo regolamento - a proposito però di commercio - giusto per capire come i due ambiti si intersecano c’è un articolo che riguarda l’occupazione di suolo pubblico molto chiaro: «Nei casi di occupazione abusiva del suolo pubblico in presenza di una prima violazione di norme di legge o di regolamenti accertata dagli organi di Polizia, oltre alle sanzioni stabilite dalle specifiche normative, è formulato alla parte un atto di diffida a non reiterare ulteriormente l’occupazione abusiva di suolo pubblico, con l’avvertenza che in caso contrario sarà disposta, senza ulteriore avviso, la sospensione dell’attività per un periodo di tre giorni». 
 

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