Movida a Napoli, Manfredi torna in pressing sul prefetto: «Subito i rinforzi nelle aree a rischio»

Movida a Napoli, Manfredi torna in pressing sul prefetto: «Subito i rinforzi nelle aree a rischio»
di Luigi Roano
Martedì 14 Giugno 2022, 09:00
4 Minuti di Lettura

A una settimana dal vertice in Prefettura - dove il sindaco Gaetano Manfredi ha chiesto più presenza delle forze dell'ordine in strada - l'ex rettore torna a Palazzo di Governo dove incontra di nuovo il prefetto Claudio Palomba. Sul tavolo il dispositivo di sicurezza in occasione del concerto di venerdì di Gigi D'Alessio in piazza del Plebiscito. Ma è stata anche l'occasione - per Manfredi - di fare il punto sui rinforzi, del resto lo stesso Prefetto ammise che ce ne era bisogno vista la recrudescenza degli atti criminali a Napoli e nei comuni dell'area metropolitana. In questa cornice Manfredi, con il Regolamento per la sicurezza urbana in mano - anticipato da Il Mattino - è tornato alla carica per chiedere maggiore attenzione in alcune aree soprattutto in vista della scadenza dell'ordinanza anti-movida fracassona e violenta da lui stesso varata. Ma procediamo con ordine.

Il Maschio Angioino è tornato di moda tra i turisti, è una meta molto gettonata ma il contorno non è all'altezza dei visitatori.

La questione dei senza fissa dimora è centrale. Nel Regolamento una parte cospicua è dedicata al decoro urbano e appunto al recupero dei senza fissa dimora. Che nei giardinetti prospicenti il Castello hanno trovato una loro collocazione. Si tratta di gente che va aiutata a trovare una sistemazione umana e in questo il Comune è molto coinvolto. E pronto a mettere a disposizione dimore degne di un essere umano. Il Regolamento al riguardo è chiaro: «È vietato stazionare in luogo pubblico, nonché sedersi, consumando cibi e o bevande, sui beni del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale quali fontane e scalinate di pertinenza, reperti archeologici e sul suolo pubblico ovvero vie, vicoli, piazze o privato come le soglie di entrata di civili abitazioni e di esercizi commerciali». Inoltre - intorno al Maschio Angioino - serve una bonifica dal punto di vista della criminalità: scippi, rapine e minacce sono all'ordine del giorno. In questo senso è andata la chiacchierata tra prefetto e sindaco. Dove va rilevato che i primi segnali da parte delle forze dell'ordine ci sono già stati. Le segnalazioni di sindaco e prefetto una settimana fa furono chiare: «Abbiamo esaminato gli ultimi episodi - disse Palomba - che in parte sono di ordine pubblico, ciò non toglie che esiste un malessere complessivo in città. Ci saranno dispositivi speciali a piazza Garibaldi, fuori dalle scuole come all'Umberto dove c'è l'Esercito. Abbiamo avuto una prima tranche di rinforzi estivi - ribadisce Palomba - che riguardano tutta la città metropolitana, ma chiederemo ulteriori rinforzi estivi in quanto Napoli, ma anche l'hinterland, ha bisogno nel periodo estivo di una maggiorazione delle forze dell'ordine. Ci accingiamo, dopo questa prima risposta, a chiedere ulteriori rinforzi. Napoli è la questione più problematica». Ebbene, i dispositivi speciali sono stati puntualmente messi in campo. Nella zona di piazza Garibaldi i vigili urbani e le forze dell'ordine stazionano in maniera molto più massiccia rispetto al passato.

Video

Le notti violente a Napoli - conseguenza di una movida che ha poco a che fare con il divertimento - sono presidiate allo stesso modo dalle forze dell'ordine e dai vigili urbani, una lotta senza quartiere a chi vende alcol ai minori e contro i parcheggiatori abusivi. Sanzioni fino alla revoca della licenza per chi vende alcol ai minorenni sono state elevate. Ed era una delle misure decise dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di sette giorni fa. Manca ancora il passo in avanti sulla videosorveglianza dove c'è molto da lavorare. Il tavolo tecnico di ieri - nella sostanza - è servito per definire ulteriormente tutte le strade da vigilare in maniera particolare. «Il Regolamento - trapela dal Comune - è una parte di questo lavoro per controllare meglio il territorio. A regime avremo le nostre regole e gli schiamazzi nella notte non fanno parte delle regole del decoro urbano, si può avere una vita notturna ma con delle regole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA