Movida violenta, minorenne
tra la folla con una lama

Movida violenta, minorenne tra la folla con una lama
di Dario Sautto
Lunedì 9 Settembre 2019, 10:17
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Coltello con lama da dieci centimetri in tasca, minorenne mostra l'arma ai suoi amici in villa comunale e spaventa i passanti. Pochi minuti dopo, viene fermato dai carabinieri. Serata di ordinaria follia, quella di sabato a Castellammare di Stabia, dove si è verificato l'ennesimo episodio «pericoloso» nella movida, durante una delle manifestazioni di fine estate. Tra migliaia di passanti, presenti per la festa della pizza e la solita passeggiata del sabato sera, un gruppetto di ragazzini si è fatto particolarmente notare. Uno di loro, con maglietta scura e coltello in mano, ha più volte mostrato l'arma agli amici e ai passanti, a mo' di sfida. Finché sul posto non sono arrivati i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia che, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, hanno bloccato e perquisito il giovane minorenne sequestrandogli un coltello a farfalla con lama lunga dieci centimetri. Un'arma che può fare del male e che il ragazzino maneggiava tranquillamente tra la folla. Il giovane è stato accompagnato in caserma e, per il momento, denunciato a piede libero per porto abusivo di arma bianca. È stato rilasciato a notte fonda.

 

LE IPOTESI
«Complimenti ai carabinieri dice il sindaco Gaetano Cimmino che hanno eliminato immediatamente il pericolo dalla nostra villa comunale. In passato, e sono certo che quei tempi sono ormai lontani, troppe volte abbiamo assistito ad episodi terribili e forze dell'ordine ed istituzioni stanno profondendo il massimo sforzo per garantire la massima sicurezza a chi sceglie il nostro lungomare per una passeggiata». Ora c'è da capire perché un ragazzino incensurato abbia deciso di uscire in villa armato di un pericoloso coltello. Era in cerca di qualcuno? Aveva intenzione di fare danni? Oppure aveva deciso di compiere una «bravata» senza capirne le possibile conseguenze? Su queste ipotesi si concentrano le indagini dei carabinieri, che insieme alla polizia stanno monitorando da settimane alcuni casi di violenza legati ad una baby gang legata agli ambienti di Scanzano e del Centro Antico, i due quartieri in cui il clan D'Alessandro e le famiglie di pusher continuano ad allevare giovani aspiranti criminali.
IL PRECEDENTE
L'ultima scorribanda della gang di minorenni è stata denunciata appena una settimana fa, all'altezza delle giostrine. Due fratelli di 20 e 18 anni furono accerchiati e aggrediti a colpi di casco dai ragazzini, che li lasciarono sanguinanti e doloranti a terra, con ferite alla testa e al volto. Un pestaggio in piena regola, eseguito da otto ragazzini, probabilmente per uno sguardo o una parola di troppo. Le due vittime del branco furono medicate in ospedale e decisero di denunciare la violenta aggressione. Non solo baby gang, in villa l'altra emergenza è quella degli scooter e delle bici elettriche a pedalata assistita, che sfrecciano tra i pedoni, bypassando anche controlli e ztl. «Viste le tante segnalazioni assicura il sindaco Cimmino già nei giorni scorsi abbiamo annunciato nuovi controlli».
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