Cani e gatti randagi fine della strage:
​a Napoli via al 118 veterinario

Cani e gatti randagi fine della strage: a Napoli via al 118 veterinario
di Ettore Mautone
Giovedì 12 Dicembre 2019, 10:11
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Avvistare per strada un cane o un gatto randagio non sarà più un problema per richiedere assistenza e avviare un percorso di adozione. In pista una legge regionale volta a promuovere e tutelare il rispetto del benessere degli animali d'affezione e a prevenire il randagismo. Una norma presentata ieri a Palazzo Santa Lucia dal governatore Vincenzo De Luca, dal consigliere regionale di maggioranza Carmine De Pascale (De Luca presidente) e dal manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva. La norma istituisce a partire da gennaio un numero verde regionale (118 veterinario) per segnalare la presenza di cani e gatti feriti sul territorio regionale. Oltre all'assistenza sanitaria medica e chirurgica di pronto soccorso degli animali d'affezione senza padrone in regime di ricovero ospedaliero sono previste attività di prevenzione e controllo degli animali mediante piani di contenimento delle nascite da perseguire con la sterilizzazione chirurgica degli esemplari senza padrone. E, ancora, un'anagrafe informatizzata degli animali domestici da collegare in rete con banche dati regionali e nazionali, campagne di prevenzione dell'abbandono e per l'adozione consapevole e infine indagini necroscopiche a fini epidemiologici sulle spoglie degli animali di affezione di proprietà o randagi per indagare sulle principali cause di morte. È questo l'impianto della nuova norma per il riordino della medicina veterinaria approvata nella primavera scorsa che manda in soffitta la precedente legge regionale del 2001.

COMUNI E ASL
Una legge che dice chi fa cosa, tra Comuni e Asl, individuando le responsabilità degli enti e dei proprietari per i principali frangenti che riguardano la vita degli animali domestici d'affezione. In cantiere un archivio regionale dei cani e un numero verde, che sarà attivato appunto in via sperimentale dal prossimo gennaio, che consentirà di accedere ad un pronto soccorso veterinario per i randagi sul modello del 118 prevedendo un'assistenza sanitaria di I e II livello.

IL PROGETTO
Il rodaggio dei nuovi servizi - inseriti nella griglia dei Livelli di assistenza (Lea) monitorati a livello nazionale in tutte le Regioni - durerà alcuni mesi. Il 118 veterinario farà capo alla regia della Asl Napoli 1 che con l'ospedale veterinario del Frullone, ampliato e ristrutturato, assurge a centro di riferimento regionale per l'igiene urbana veterinaria competente per le prestazioni sanitarie di II livello gestite in collaborazione con il dipartimento di medicina veterinaria dell'Università Federico II e l'Istituto zooprofilattico di Portici.

L'OBIETTIVO
Strumenti innovativi che consentono alla regione Campania di centrare uno degli obiettivi di salute inseriti nel monitoraggio nazionale per anni trascurati e che avevano penalizzato per molti punti la pagella della Campania ai fini della valutazione della qualità della Sanità pubblica regionale. In pista anche l'archivio regionale e l'anagrafe: previsti massicci programmi di sterilizzazione e strategie minuziose e continue per prevenire il randagismo. Su questo fronte sono stati definiti nei dettagli i ruoli di tutte le Asl: quando sarà individuato un cane randagio, prima ancora di entrare in canile o affidarlo ad una famiglia adottiva, sarà trattato sanitariamente dall'Asl per tutte le eventuali patologie o necessità. Tra le novità ci sono corsi obbligatori di istruzione per i proprietari di animali pericolosi e anche il registro tumori per gli animali.
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