Napoli, accoltellato a 12 anni: è stabile e non in pericolo di vita il ragazzo trasferito al Santobono

La diagnosi parla di “plurime lesioni da taglio e punta al torace, schiena e arti superiori”

Carabinieri in via Mercadante
Carabinieri in via Mercadante
di Ettore Mautone
Domenica 12 Marzo 2023, 09:44 - Ultimo agg. 13 Marzo, 07:10
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È ricoverato in Chirurgia ed è sotto stretta osservazione clinica il ragazzino di 12 anni e mezzo giunto ieri sera alle 22 al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono con una autoambulanza rianimativa dal Pellegrini dove ha ricevuto le prime cure.

Vittima di un accoltellamento il ragazzino ha ferite dorsali di cui una, a sinistra, più profonda che ha intaccato un polmone e provocato un pneumomediastino, ossia la penetrazione di aria nel cavo che separa i due polmoni e dove ha sede il cuore.

«Sottoposto a indagine Tac – spiegano i sanitari - è stato evidenziato che il fendente ha appena sfiorato il polmone non causando danni al parenchima ma ai tessuti circostanti.

Il bambino era ed è in condizioni stabili.  È ricoverato in Chirurgia ed è sotto stretta osservazione clinica».

Al Pellegrini dopo l’arrivo del ragazzo i sanitari di turno hanno subito allertato le forze dell’ordine. I Carabinieri della compagnia Napoli Centro erano già intervenuti a piazza Municipio all’incrocio con via Mercadante per questo accoltellamento.

Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che il 12enne mentre era in compagnia di altri amici è stato avvicinato da un gruppo di coetanei. Per motivi ancora non chiari è scaturita una lite e il bambino è stato accoltellato più volte in diverse parti del corpo. A trasferire il ragazzino in ospedale il personale del 118 che ha condotto il piccolo paziente prima al Pellegrini e poi con un mezzo rianimativo in codice rosso ma non in pericolo di vita come era stato detto in un primo momento. all’ospedale Santobono dove è stato confermato che le condizioni sono stabili e non destano, pur nella nella loro gravità, particolari preoccupazioni.   

La diagnosi parla di “plurime lesioni da taglio e punta al torace, schiena e arti superiori”. Le indagini sono in corso da parte dei Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli centro impegnati nel ricostruire l’esatta dinamica della vicenda. Ad assistere il bambino c’è anche la madre comprensibilimente molto provata e ancora non in condizioni di spiegare e raccontare quanto accaduto in una nottata da dimenticare. 

«Siamo tutti choccati - aggiunge Giuseppe Fedele il chirurgo che per prima ha soccorso al Pellegrini il ragazzo - negli ultimi anni abbiamo visto scendere sempre più l'età  di ragazzi accoltellati soprattutto nei fine settimana ma raramente abbiamo visto lesioni così gravi in ragazzi poco più che bambini che si aggirano per le strade armati di coltelli in una dimensione di presunto divertimento pronti allo scontro anche senza particolari motivi. Come mio solito ho subito allertato le forze dell'ordine. Al Pellegrjni non siamo attrezzati per i casi pediatrici e per questo lo abbiamo trasferito ai colleghi del Santobono. Certo che una riflessione su quanto accade nelle strade di Napoli il sabato sera e nei week end va fatta a tutti i livelli. Famiglie, scuola e istituzioni hanno il dovere di interrogarsi su cosa fare per frenare questa che ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza sociale. Un'escalation preoccupante».

In termini generali secondo i dati del Pellegrini il cui pronto soccorso guidato da Eugenio Bellinfante è l'approdo più frequente , i reati di cui sono più spesso vittima i minori sono i furti e le lesioni dolose, sia nella fascia 0-13 che in quella 14-17. Questi ultimi, i minori adolescenti, sono spesso vittima anche di rapine e minacce. Mentre tra i più piccoli, dopo le minacce, sono più frequenti le violenze sessuali.

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