Morta dopo due ricoveri al Pellegrini, ai pm il racconto dei genitori di Anna

Morta dopo due ricoveri al Pellegrini, ai pm il racconto dei genitori di Anna
di Leandro Del Gaudio
Sabato 9 Febbraio 2019, 08:00 - Ultimo agg. 15:25
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Non era in grado di stampare, un apparecchio vetusto, di diversi anni fa. Un ecografo usato sempre di meno lì al Vecchio Pellegrini, ospedale della Pignasecca diventato teatro del dramma di Anna Siena, la 36enne uccisa dal feto che aveva in grembo e che nessun medico è stato capace di notare. Macchinari vecchi, mentre la Procura ha deciso di convocare come persone informate dei fatti, come potenziali testimoni i genitori della donna. Un'audizione per molti versi drammatica, che è andata avanti per oltre quattro ore, nel tentativo di ricostruire il doppio ricovero della giovane donna. Siamo a metà gennaio, quando la donna viene ricoverata per dolori alla schiena, viene visitata da due medici, che le diagnosticano prima una colica e poi una lombosciatalgia, prima di dimetterla con una cura a base di antidolorifici. Due giorni dopo nuova corsa in ospedale, dove Anna muore poco dopo l'accesso.
 
Un caso che diventa straziante con l'autopsia, quando si scopre che la donna portava in grembo un feto di 33 settimane. Era all'ottavo mese, rimasto strangolato dal cordone ombelicale. Sarebbe bastata un'ecografia per procedere subito a un intervento, come hanno denunciato gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, a tutela della famiglia. Difeso dai penalisti Gabriele e Domenico Di Criscio, i due medici - oltre a manifestare solidarietà umana verso la donna, chiedono un processo giusto, al riparo da suggestioni ritorsive. E ricordano un punto: alla donna, in sede di triage, venne chiesto se fosse incinta, ma la risposta fu negativa. Possibile che ieri pomeriggio in Procura, sia stata fatta la stessa domanda ai genitori della donna. Anna sapeva di essere in stato interessante? Sembrerebbe di no, alla luce di quanto scritto dalla sorella di Anna sui social, ricordando la possibilità che una gravidanza si svolga anche in modo poco vistoso. Intanto, ieri il pm Ciro Capasso ha disposto un ulteriore approfondimento specialistico di tipo ginecologico sul corpo di Anna, nominando il dottor Giuseppe Saggese, per procedere agli accertamenti medico legali necessari.
 
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