Aziende sottratte ai clan, ​un quinto è in Campania

Studio dell’Ordine dei Commercialisti: a Napoli sono 1478 le imprese sequestrate

Un sequestro beni della Dia
Un sequestro beni della Dia
di Valerio Iuliano
Domenica 19 Novembre 2023, 22:55 - Ultimo agg. 21 Novembre, 12:06
4 Minuti di Lettura

Le infiltrazioni criminali nell’imprenditoria locale sono un fenomeno consolidato da decenni. I dati contenuti in uno studio dell’Ordine dei Commercialisti lo confermano. Napoli e la Campania sono al primo posto in Italia rispettivamente nella graduatoria provinciale e in quella regionale, per il numero di imprese sottratte alla malavita organizzata. 

Il 18,3 % del totale nazionale delle aziende si trova in Campania, un dato impressionante soprattutto se lo si confronta con quelli delle regioni settentrionali. Il 50 per cento del totale delle aziende italiane sottratte al giogo della malavita appartiene a Campania, Lazio e Sicilia. Ma quello campano è un primato quasi completamente partenopeo. A Napoli risiedono 1478 aziende sequestrate. Di questo fenomeno, e soprattutto degli aspetti relativi alla gestione dei beni e delle imprese sequestrate alle mafie, si parlerà in un forum dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, in programma il 24 novembre alle ore 15 nella sede dell’Ordine, a Palazzo Calabritto. 
 

Uno studio approfondito sui numeri e le debolezze nella gestione delle aziende sequestrate sarà illustrato da Domenico Posca, managing partner dell’Agn (Amministratori Giudiziari Network): «A livello nazionale sono 13mila256 - spiega Posca - le imprese sequestrate di cui lo Stato deve farsi carico. Una realtà che ha un valore di produzione che si aggira intorno ai 28 miliardi di euro e conta circa 80mila addetti». I dati riguardanti Napoli e la Campania sono particolarmente eloquenti. Le imprese campane sequestrate, attive e pienamente operative sono 600, con una prevalenza delle società di capitali. La graduatoria per province vede al primo posto Napoli con 409 aziende, il 65% del totale regionale, seguita da Salerno con il 15 e Caserta con il 13. Il numero di addetti cumulato nella regione ammonta a 9730 e il valore della produzione supera i 2 miliardi.

«La gestione e il recupero delle aziende sequestrate alla criminalità organizzata - spiega il presidente dell’Ordine Eraldo Turi - è un punto fondamentale nella riconversione delle economie gestite dalla malavita in economie “pulite”, salvaguardando posti di lavoro e mantenendo presìdi produttivi in aree particolarmente complesse dal punto di vista sociale e imprenditoriale.

I professionisti giocano un ruolo determinante in questa battaglia per la legalità sia nell’indirizzare il destino di queste imprese, ma anche restituendo fiducia nelle comunità locali». 

I settori più esposti alle infiltrazioni delle mafie sono quelli del commercio e delle costruzioni. «Il settore commercio - si legge nel dossier - rappresenta il 37 per cento dell’universo osservato. Con il 13% delle aziende appartenenti al settore delle costruzioni, i due comparti finiscono per coprire il 50% del totale». Seguono le attività di ristorazione con il 10% e quelle immobiliari con l’8%. Secondo Angela Labattaglia, vicepresidente dell’Odcec di Napoli, «I professionisti specializzati nella lotta alla criminalità organizzata sono essenziali per garantire la corretta applicazione della legge durante il processo di confisca. Devono navigare attraverso complessi procedimenti legali per assicurarsi che l’azienda venga gestita in modo conforme alle normative vigenti. Il successo nella gestione delle aziende sequestrate sottolinea l’efficacia del sistema legale nel contrastare la criminalità organizzata. Attraverso il loro lavoro, è possibile trasformare queste imprese da strumenti di illegalità a motori di sviluppo economico e sociale». Vincenzo Moretta, numero uno della Fondazione Odcec di Napoli, sottolinea come «la gestione efficace delle aziende sequestrate può portare alla creazione di nuovi posti di lavoro, contribuendo a rafforzare l’economia locale e a reintegrare ex membri delle organizzazioni criminali nella società». 

Al dibattito, moderato da Gianfranco Zaccaria, interverranno Fulvio Martusciello, capo delegazione di Forza Italia all’europarlamento, Francesco Silvestro, presidente della commissione parlamentare per le questioni regionali, Paolo Ghezzi, direttore generale di Infocamere e Stella Gazheli, partner di Agn. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA