Blitz di Natale a Napoli, un'altra casa comunale occupata: serratura smontata con il flex, dentro una famiglia di abusivi

In zona boss storici dell'Alleanza di Secondigliano

Striscione di protesta dopo lo sgombero in via Egiziaca a Pizzofalcone
Striscione di protesta dopo lo sgombero in via Egiziaca a Pizzofalcone
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 29 Dicembre 2022, 00:01 - Ultimo agg. 08:00
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Hanno usato il metodo di sempre, quello risolutivo e che non ammette repliche: sono arrivati con un flex e hanno smontato la serratura della porta. Hanno creato un foro, per poi entrare nell’appartamento, per finire l’opera. Hanno così sostituito la porta d’ingresso, per poi prendere possesso dell’appartamento. Un gioco facile facile, l’appartamento del Comune - l’ennesimo - finisce nelle mani di un gruppo di soggetti del posto, strani personaggi che si muovono battendo palmo a palmo il quartiere.

Rione Vasto-Arenaccia, siamo all’altezza del civico 90 di via San Giovanni e Paolo, in una zona da tutti conosciuta come “sangiovanniello”, il blitz è arrivato appena qualche giorno fa: un appartamento del Comune finisce, in un dignitoso edificio di case comunali, è stato occupato. Sono bastate due ore per chiudere i conti con quanti attendevano di prendere possesso dell’immobile, rispettando il proprio turno in graduatoria. Una vicenda che ha allarmato alcuni residenti, possibile a questo punto che nei prossimi giorni scatti una denuncia da parte degli amministratori del condominio. Un colpo di mano, l’ennesimo, in materia di edilizia popolare, che si registra negli stessi giorni in cui il Comune di Napoli ha dato dimostrazione di forza, disponendo gli sgomberi in via Egiziaca a Pizzofalcone.

Ma torniamo al civico 90 di via San Giovanni e Paolo, proviamo a capire cosa sta accadendo da queste parti. Il blitz è arrivato sette giorni fa, in una sequenza che assomiglia da vicino a quanto è stato registrato in viale Colli Aminei e a Pizzofalcone. In sintesi, qualcuno ha individuato un appartamento vuoto, provando a bruciare tutti sul tempo. In che modo? È partita la squadretta. Blitz chirurgico, di quelli che non passano inosservati. Per alcuni giorni, alcuni soggetti hanno vissuto all’interno della “loro” nuova abitazione. Una sorta di insediamento di un nucleo familiare, composto anche di categorie deboli, parliamo di donne, bambini e anziani.

Un’occupazione quasi impossibile da risolvere in tempi brevi, che rende necessaria l’apertura di un’indagine e di una istruttoria ad hoc.

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Territorio difficile, al centro di appetiti sospetti e pressing criminali, la zona è segnata dalla presenza di boss storici della cosiddetta Alleanza di Secondigliano. Non è detto che l’incursione all’interno dell’appartamento del Comune sia sotto l’investitura della camorra, fatto sta che l’azione di forza è stata abbastanza plateale. Rapidi e impuniti, un altro appartamento sottratto al Comune e alle legittime aspirazioni di chi attende il proprio turno, mentre si sta cercando di fare chiarezza a Napoli e nell’intera area metropolitana. 

Come è noto, l’assessorato regionale ha allestito una piattaforma, che punta a risolvere anni di carenze. Sono migliaia le richieste in Regione, che consentiranno di fare chiarezza sui legittimi assegnatari, anche per superare il contrasto tra poteri che si è creato: una sola graduatoria, gestita dalla Regione, in grado di eliminare a monte zone di influenza di sapore clientelare. Fatto sta che in questi mesi, qualcosa è cambiato, come emerge dai blitz disposti dall’assessorato alla Legalità guidato da Antonio De Iesu, che ha messo a disposizione anche un fondo economico per chi è tenuto a liberare un appartamento occupato. Resta problematico lo scenario a Pizzofalcone, dove almeno 14 famiglie hanno lasciato le case del civico 35, mantenendo però un presidio di protesta nella parrocchia del posto. Scenario problematico, mentre c’è ora chi lancia una nuova sfida, occupando un appartamento comunale in una sorta di enclave criminale, lì al centro di Vasto-Arenaccia.
 

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