Napoli, il clan di Soccavo offre i dolci: «Omaggio della domenica»

Pacchi dono alle famiglie del quartiere per evitare che collaborino con la polizia

La polizia a Soccavo
La polizia a Soccavo
Mercoledì 9 Agosto 2023, 23:54 - Ultimo agg. 11 Agosto, 10:19
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Per neutralizzare le forze dell’ordine ed evitare che i cittadini potessero essere collaborativi con la polizia, la camorra impediva che si compissero furti e rapine nel quartiere Soccavo di Napoli e la domenica consegnava anche pacchi di dolci alle famiglie bisognose: è quanto emerge dall’ordinanza con la quale il Gip Anna Tirone ha disposto l’arresto di quattro presunti affiliati al clan Vigilia. Si tratta di Luigi Testa, 34 anni, Fabio Nardelli, 38, Francesco Florio, di 77 e Emanuele Summa, 35 anni il prossimo 28 agosto: per i primi due è stato disposto il carcere, mentre per gli altri i domiciliari.

Complessivamente gli indagati sono 24, tra cui Alfredo e Pasquale Vigilia, padre e figlio, quest’ultimo però ucciso a 24 anni, il 18 dicembre 2012, da due killer con colpi di pistola alla testa in un centro scommesse del quartiere Soccavo.

La vicenda dei dolci emerge dall’intercettazione di una conversazione in carcere a cui prendono parte il boss Alfredo Vigilia, suo nipote Pasquale e un altro affiliato ritenuto la guardia del corpo di Pasquale a cui erano state affidate le redini dell’organizzazione camorristica e che aveva l’ultima parola su tutto: «Stabilisci tu chi ha ragione e chi ha torto», gli dice Alfredo. Nella stessa conversazione, che risale all’ottobre 2016, il boss pone il veto a furti e rapine nel “suo” quartiere. E qualora qualcuno venisse sorpreso a violare il diktat doveva essere preso a calci e spedito in un altro quartiere: «Le guardie se la prendono sempre con noi, e poi è pure peccato, un quartiere così tranquillo», dice il boss parlando con i suoi interlocutori.

Un mosaico di clan, dove anche il consenso criminale diventa un capitale da mettere in conto quando si tratta di affermare il proprio radicamento. Ed è così che quelli del clan Vigilia, in piena faida contro altri gruppi, hanno battuto una doppia strategia per rafforzare la gestione dei propri interessi: da un lato lo stop a scippi e rapine, per evitare azioni di intervento da parte delle forze dell’ordine, che avrebbero rappresentato una morsa sulle piazze di spaccio; dall’altro, la storia del consenso: un po’ di dolci la domenica, specie per le famiglie meno abbienti, quelle delle palazzine popolari quasi del tutto controllate dalla camorra. Un modo per avere un riconoscimento diretto da parte delle persone che vivono all’ombra degli stradoni della periferia occidentale.

Ma su cosa battono le indagini ieri culminate negli arresti del clan Vigilia? Tutto ruoto attorno alla droga, alle piazze di spaccio di cocaina e hashish, vero e proprio motore economico per le organizzazioni criminali. È in questo scenario che negli ultimi mesi, a Napoli ovest, ci sono stati episodi inquietanti su cui sono al lavoro le forze dell’ordine. È di questi mesi l’allarme che fa riferimento a un gruppo di giovanissimi che imperversa da Fuorigrotta a Soccavo. Sono liberi, spavaldi e violenti. E sono al centro di indagini concentriche. 
 

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