Napoli, dalla corsa al Giro d'Italia business dei grandi eventi: «Calamita per il turismo»

L'occupazione camere di questo weekend, spiegano da Federalberghi, è stata al 75%

Napoli Racing Show le gare e lo show delle auto sul lungomare nelle foto il predidente nazionale dell'Aci Angelo Sticchi Damiani guida una Ferrari sul circuito e poi riceve corona da Rivellini (NeaPhoto Renato Esposito)
Napoli Racing Show le gare e lo show delle auto sul lungomare nelle foto il predidente nazionale dell'Aci Angelo Sticchi Damiani guida una Ferrari sul circuito e poi riceve corona da Rivellini (NeaPhoto Renato Esposito)
di Gennaro Di Biase
Domenica 14 Aprile 2024, 10:14 - Ultimo agg. 15 Aprile, 07:28
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Si è parlato a lungo, l'anno scorso, dei grandi eventi sul lungomare. Tra gli argomenti del dibattito c'era anche il problema della delocalizzazione delle kermesse e delle fiere in altri quartieri, su tutti Fuorigrotta e la Mostra d'Oltremare, dove verrà allestita la seconda edizione consecutiva del Pizza Village, presentata domani in sala giunta. Nei fatti, in questo weekend il lungomare trasformato in un circuito dalla Napoli Racing Show ha generato un indotto importante: quasi 20mila presenze al villaggio e un «più 10% di presenze in città». Il dato arriva da Confcommercio Napoli. A riguardo, va sottolineato che il target di vacanzieri raggiunto dalle gare motoristiche è nuovo per Partenope (il Gran Premio Posillipo chiuse nel 1962). E non è tutto, perché il lungomare sarà teatro di kermesse sportive per tutta la primavera. Il 21 aprile ci sarà la mezza maratona, la Napoli Running, che porterà una nuova chiusura al traffico. Lo stesso varrà il 12 maggio, quando approderà in città il Giro d'Italia, con arrivo in volata su via Caracciolo. Non mancano comunque i pareri discordanti sulla Napoli Racing Show, che arrivano dalla Municipalità 1 e da alcuni comitati.

L'occupazione

L'occupazione camere di questo weekend, spiegano da Federalberghi Napoli, è stata «al 75%, un ottimo riscontro per il periodo».

Si prevede quasi il sold-out per il ponte del 25 aprile. Confcommercio e Abbac (l'associazione di categoria delle strutture ricettive extralberghiere) sottolineano gli effetti positivi della Napoli Racing Show, non solo sul weekend appena trascorso, ma anche in prospettiva. «Superando le difficoltà logistiche dovute all'urbanistica complicata del lungomare - spiega il presidente di Confcommercio Napoli Massimo Di Porzio - eventi come la Racing Show sicuramente portano benefici alla economia della città e all'immagine di Napoli nel mondo e contribuiscono ad elevare il livello di target turistico della città. Complice il clima estivo di questo week end, registriamo numeri importanti per il settore turistico e dei pubblici esercizi, con un incremento di circa il 10% delle presenze registrate in questo periodo e un buon indotto per il settore commerciale della città».

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Le reazioni 

«I riscontri della kermesse di motori sono positivi per le nostre strutture - aggiunge Agostino Ingenito di Abbac - Ma si può migliorare per l'anno prossimo, se l'evento verrà confermato con anticipo». Duro il commento di Giovanna Mazzone, presidente della Municipalità 1: «Smog, rumore delle auto da corsa, una parte della città paralizzata dal traffico in piena giornata lavorativa, costringendo lavoratori e studenti ad un ritardo colossale nonostante l'enorme sforzo di uomini e donne della polizia locale presenti in gran numero per tentare di tamponare al meglio il prevedibile. Parte delle attività commerciali sono state costrette a chiudere. Inoltre, nella giornata inaugurale della manifestazione ci sarebbe stata la cerimonia di intitolazione della rotonda antistante il Parco Virgiliano al più grande pilota campano, Mennato Boffa. In barba ad un iter amministrativo non concluso qualche benpensante per rispettare ciò che era stato annunciato ha ben pensato di apporre sulla targa toponomastica che indica via Alessandro Manzoni una targa fasulla, Piazza Menna Boffa, da precisare che finanche questa presidenza non ha ricevuto ancora la richiesta di parere».

Il comitato 

«Durante l'amministrazione Bassolino - ricordano dal Comitato San Martino - un'analoga iniziativa venne da noi ostacolata e soppressa. I motivi di allora sono gli stessi di oggi, con in più una aumentata sensibilità diffusa per la difesa dell'ambiente e del territorio che, così come sostenuto dall'intera comunità scientifica».

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