Napoli: nuovo incendio sfregia la chiesa di Sant'Eligio, baby gang fuori controllo

Napoli: nuovo incendio sfregia la chiesa di Sant'Eligio, baby gang fuori controllo
di Paolo Barbuto
Martedì 5 Aprile 2022, 00:02 - Ultimo agg. 6 Aprile, 07:29
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Ancora un incendio a sfregiare la chiesa di Sant’Eligio, fiamme che si distendono all’esterno della chiesa, lambiscono e aggrediscono l’antico manufatto, lo devastano, incidono il segno della stupidità, del teppismo, dell’ignoranza. 

Le fiamme si sono sviluppate nel tardo pomeriggio di ieri, è la seconda volta dall’inizio dell’anno che i baby teppisti della zona si accaniscono sulla storica chiesa, accadde anche nella notte di Sant’Antonio con le stesse modalità, la stessa violenza.

A chiamare i soccorsi sono stati gli abitanti di piazza Mercato.

Dalle finestre hanno visto un piccolo fuoco che cresceva rapidamente. Le fiamme si sono sviluppate nella rientranza della piazza che separa la chiesa dall’antico convento che oggi è una scuola. Si tratta di un’area abitualmente occupata dai disperati che trovano riparo in quel luogo nella notte e che lasciano lì, abitualmente i cartoni con i quali si coprono e le buste con i pochi abiti che possiedono. Da qualche giorno in quell’angolo di fianco alla chiesa c’era anche un materasso strappato all’immondizia da un homeless che così riusciva a riposare più comodamente. Un gruppo di ragazzini della zona ha adocchiato il materasso e ha deciso di dare fuoco a quell’oggetto. 

Le immagini postate online dagli abitanti e rilanciate dal consigliere regionale Francesco Borrelli mostrano il fuoco che inizia a crescere vivacemente e, tutt’intorno, un gruppetto di quattro o cinque ragazzini che si muove in maniera scomposta. L’immagine che viene restituita da quei video amatoriali pare la ripresa di un rito tribale con il gruppetto che quasi danza intorno a quel fuoco. Solo quando il gruppetto decide di darsi alla fuga, perché le fiamme sono diventate troppo alte e pericolose, si intuisce definitivamente che non si tratta di ragazzi ma di bambini: fisico minuto, movimenti infantili, paura che cresce perché la situazione sembra ingestibile. La parte finale, quella della fuga dei bambini, procurerebbe tenerezza. Invece fa montare solo la rabbia perché è assurdo che nel 2022 un gruppo di bambini della terza città d’Italia possa pensare di divertirsi dando fuoco a materassi e cartoni di fianco a una delle chiese più belle e antiche del quartiere.

I vigili del fuoco, allertati dagli abitanti, sono arrivati quando le fiamme del materasso erano ancora alte. Spegnere l’incendio non è stato complicato perché il materiale infiammabile era poco ed è bastato concentrare i getti d’acqua alla base del fuoco per averne rapidamente ragione.Per fortuna il falò non si trovava accostato al muro, sicché di danni non ce ne sono stati. Resta solo l’amaro in bocca per un evento che si è replicato a due mesi di distanza e che ha visto ancora una volta protagonisti i bambini del Mercato. 

Video

Il 17 gennaio, in occasione del falò di Sant’Antonio, antica tradizione napoletana che prevede l’incendio dei resti degli alberi di Natale, i ragazzini della zona misero in atto un’azione quasi militare. In quell’occasione sapevano che la piazza sarebbe stata presidiata e predisposero una azione “alternativa” al loro falò. Prima dell’arrivo delle forze dell’ordine accatastarono un po’ di legna al centro della piazza. Al momento opportuno diedero fuoco a quel piccolo falò che attirò l’attenzione dei controlli mentre il vero e gigantesco falò che avevano preparato iniziava a bruciare dall’altra parte della piazza. In quell’occasione ci furono danni all’esterno della chiesa. 

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