«Stroncato dalla febbre in poche ore», il racconto choc dei genitori di Luigi

«Stroncato dalla febbre in poche ore», il racconto choc dei genitori di Luigi
di Ferdinando Bocchetti
Venerdì 6 Aprile 2018, 10:53 - Ultimo agg. 10:55
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MARANO - È ricca di riferimenti e citazioni musicali la pagina Facebook di Luigi Passaro, il 16 enne di Marano morto ieri al Cardarelli. Una passione, quella per la musica, condivisa con il padre Biagio, il 49 enne operaio che l'altra notte ha accompagnato il figlio in ospedale. Aveva la febbre alta Luigi, iscritto al terzo anno di un istituto tecnico di Fuorigrotta, quando i genitori - compresa la gravità delle sue condizioni - lo hanno prelevato da letto e si sono precipitati al Cardarelli. Prima di recarsi in ospedale - racconta uno zio del 16 enne - i genitori di Luigi avevano contattato un medico e provato a far scendere la febbre somministrandogli una compressa di tachipirina. Il ragazzo continuava a peggiorare e a quel punto hanno deciso di portarlo al pronto soccorso. Dopo qualche ora anche Chiara, la sorella di Luigi, è stata trasportata al Cardarelli poiché accusava gli stessi sintomi». La ragazza è arrivata in ospedale quando il fratello era già morto.
 
Papà Biagio e mamma Maria sono sotto choc: nel giro di poche ore hanno visto morire il figlio, per quella che credevano fosse una banale influenza, e hanno temuto anche per la sorte della primogenita. La famiglia Passaro è molto nota in città, soprattutto nella popolosa frazione periferica di San Rocco, dove da anni risiedono. Luigi era appassionato di musica e seguiva, non di rado, il papà nelle sue esibizioni al piano bar. La sua passione trapela dai post pubblicati sul suo profilo Facebook. «Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltare pagina e ricominciare». La frase di Jim Morrison, uno dei suoi idoli, è solo uno dei tanti post in cui Luigi prende in prestito frasi di celebri rockstar. Lui, purtroppo, non potrà voltare pagina, non potrà coltivare i suoi sogni: la musica, il calcio e le giornate in compagnia degli amici. «La sera prima che morisse - racconta un altro familiare di Luigi - avrebbe dovuto disputare una partita di calcio con gli amici. A loro aveva detto di non sentirsi bene e che preferiva restare a casa». Una famiglia estremamente unita, quella di Luigi Passaro, descritta dai vicini come una di quelle che si vedono nelle pubblicità. «Una famiglia da Mulino bianco. Due genitori fantastici e due ragazzi educati e perbene - sottolineano i vicini di via Pio La Torre - È una tragedia immane, ora speriamo che Chiara possa riprendersi presto e riesca, insieme ai genitori, ad affrontare tutto questo dolore». I due fratelli frequentavano assiduamente la chiesa di San Rocco, dove nei prossimi giorni si terranno le esequie di Luigi. A Pasquetta, per la classica gita fuori porta, erano stati in provincia di Caserta con la comunità parrocchiale. Le persone vicine alla famiglia non hanno escluso che, proprio durante quella giornata trascorsa con gli amici, Luigi e Chiara possano essere entrati in contatto con qualcosa (bevande, cibo o insetti) che abbia alterato il loro stato di salute.

Ma in serata la diagnosi dei medici: meningite fulminante.

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