Napoli, travolto e ucciso sulle strisce pedonali: braccato il pirata di Miano

Napoli, travolto e ucciso sulle strisce pedonali: braccato il pirata di Miano
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 1 Dicembre 2021, 11:00 - Ultimo agg. 18:11
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È morto a 27 anni Adrien mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Il conducente dell'auto che lo ha travolto è fuggito via, senza prestargli soccorso, ma è ora braccato dagli agenti della polizia municipale che ritengono di aver già individuato l'auto e la targa del pirata della strada. È successo lunedì sera in via Miano, all'altezza di Porta Piccola, non distante dall'ingresso del Parco di Capodimonte. Adrien era nato in Romania e, adottato da una famiglia napoletana, abitava non distante da dove è avvenuta la tragedia. Portato in condizioni disperate all'ospedale Cardarelli è deceduto poco dopo il ricovero.

Lunedì sera stava semplicemente attraversando la strada Adrien Olmo, per giunta sulle strisce pedonali. È bastato un attimo per stroncargli la vita: un'auto che sfreccia a tutta velocità, incurante del passaggio pedonale, lo ha letteralmente travolto.

L'auto, un'utilitaria, che ha investito Adrien - secondo le ricostruzioni della polizia municipale di Napoli diretta dal comandante Ciro Esposito - non si è neppure fermata per un secondo a sincerarsi delle condizioni del giovane, ma è fuggita via a folle velocità. A fermarsi sono state altre auto, tra queste quella di un operatore sanitario che ha provato a prestare i primi soccorsi al 27enne. Le condizioni della vittima hanno però reso necessaria un'ultima corsa verso l'ospedale Cardarelli, purtroppo inutile perché dopo qualche minuto il cuore di Adrien ha cessato di battere per la disperazione dei suoi genitori. Una morte che fa rabbia anche per il vile gesto dell'investitore di non fermarsi neppure per verificare quale tragedia aveva provocato sfrecciando in auto a velocità sostenuta. 

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Gli agenti del reparto infortunistica della polizia locale, guidata da Antonio Muriano, sono però certi di aver stretto il cerchio attorno al responsabile della morte di Adrien. Giunti sul posto nell'immediatezza del delitto, i poliziotti hanno raccolto diverse testimonianze da chi ha assistito all'orribile scena, ma soprattutto in zona c'erano alcune videocamere di sorveglianza che hanno consentito di risalire all'auto e al numero di targa dell'investitore. Manca solo un ultimo passaggio: verificare che su quell'auto emergano i segni e i danneggiamenti provocati dall'investimento. Anche per questo gli agenti hanno passato al setaccio nella giornata di ieri autofficine e carrozzerie della zona. Già da ieri sera sono scattati gli accertamenti per individuare senza alcun dubbio l'identità di chi lunedì sera, su quell'automobile, stava sfrecciando in via Miano. Esperiti questi passaggi obbligatori, per il responsabile dell'investimento di Adrien scatterebbe un processo per omicidio stradale che prevede pene dai 2 ai 7 anni, ma con l'aggravante - decisiva - che l'autore dell'omicidio non si è neppure fermato sul posto facendo così scattare l'omissione di soccorso. La pena minima è di 5 anni, ma è probabilmente di nessuna consolazione per una famiglia che ha cresciuto amorevolmente un figlio, ritenendo di assicurargli un futuro migliore. Un futuro che Adrien non potrà invece vedere, stroncato mentre attraversava le strisce pedonali a due passi dal Parco di Capodimonte.

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